Parla male di un negozio su Facebook, condannata a pagare un’ammenda da mille euro. Per una frase dai contenuti diffamatori rivolta a un negozio di Marina (assistito dall’avvocato Luca Lattanzi), una ragazza carrarese dovrà ora pagare una multa davvero salata oltre alle spese processuali. A deciderlo è stata la giudice di pace Fiorella Maggio che ha così parzialmente accolto la richiesta del pubblico ministero Lara Navarrini che aveva chiesto una multa doppia. La giudice ha inoltre stabilito che non ci sarà nessun risarcimento perché non è stato accertato alcun danno d’immagine subito dal negozio. Stando a quanto è stato ricostruito durante le indagini, una pagina con sopra stampato quello che l’imputata ha scritto sul proprio profilo Facebook è stata messa sotto la porta del negozio, informando così i titolari. L’avvocato della difesa, Aniello Montuori, ha per questo sottolineato con forza come la sua assistita avessa scritto la frase incriminata sulla propria pagina privata che era visibile unicamente ai suoi amici e che, allo stesso tempo, il titolare del negozio – sentito in aula come teste – non si ricordava di aver avuto alcun diverbio con dei clienti nei giorni in cui la giovane ha poi scritto la frase sul socialnetwork.Prima di giungere a sentenza le parti avevano provato anche a trovare un accordo senza però riuscirvi. Per questo la decisione è spettata alla giudice di pace che ha condannato la giovane cliente.
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