Una banda di trafficanti di droga composta da cittadini albanesi – ma che si appoggiava su una fitta rete di spacciatori italiani, alcuni dei quali insospettabili – è stata sgominata questa mattina all’alba dai carabinieri di Viareggio. Sedici le persone arrestate con accuse che vanno dal traffico, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti fino allo sfruttamento della prostituzione: quindici sono risultate destinatarie di una ordinanza di custodia cautelare frutto di una lunga indagine iniziata già nel settembre scorso, due sono invece state arrestate in flagranza di reato perché trovate in possesso di hashish durante le oltre trenta perquisizioni scattate questa mattina (uno, Mareldo Dragusha, già destinatario dell’ordinanza).
L’operazione – ribattezzata “Lemshi”, che in lingua albanese significa labirinto – ha portato alla luce un complesso e articolato sistema di approvvigionamento e spaccio del gruppo criminale. La droga veniva acquistata nel nord Italia e immessa nel mercato versiliese. La base operativa era a Viareggio da dove venivano gestiti i contatti con l’Albania.
Tutto è iniziato seguendo le tracce di alcuni importanti quantitativi di marijuana partiti dal nord Italia (Milano e Borgomanero) e destinati al florido mercato dello spaccio in Versilia. Seguendo le tracce della droga, i carabinieri sono riusciti ad individuare un gruppo di albanesi che si occupava delle spedizioni e che poi a sua volta rivendeva la marijuana a spacciatori che si occupavano dello smercio al dettaglio. Fra le persone arrestate, oltre ad una serie di pregiudicati per reati legati allo spaccio, ci sono anche alcuni incensurati come un imprenditore edile di Viareggio e un albergatore di Pisa. Ai domiciliari anche un disoccupato di Carrara.
Fulcro del traffico erano comunque i sei albanesi finiti in manette. E, fra questi, il ruolo di leader spettava a Tauland Marku, un ventinovenne residente a Torre del Lago che i carabinieri ritengono il capo della banda. Altra figura di spicco dell’organizzazione era Markeldo Dragusha, ventuno anni, anch’egli albanese ma domiciliato a Viareggio, che nel corso dell’attività di indagine è risultato implicato anche nello sfruttamento della prostituzione di una giovane connazionale che “lavorava” in Versilia.
Di minor spessore criminale, invece, i profili dei sei italiani coinvolti, nella gran parte dei casi consumatori di droga e a loro volta spacciatori. Fra loro, nella rete dei carabinieri, sono rimasti impigliati Cristian Narciso Petrucci, trentadue anni, impresario edile di Viareggio, Luca Poli, trentotto anni, disoccupato di Viareggio, Giulio Bianchi, trentasei anni, disoccupato, di Carrara e Francesco Gherardi, albergatore con un noto hotel a quattro stelle in centro a Pisa.
Questi, nel dettaglio, i nomi degli arrestati:
Rinchiusi in carcere:
- Tauland Marku, nato a Lezhe (Albania) classe 1986, residente in Torre del Lago, disoccupato, già noto alle forze dell’ordine, attualmente sottoposto agli arresti domiciliari per altra ragione;
- Mareldo Dragusha, nato in Albania classe 1994, domiciliato a Viareggio, disoccupato, già noto alle forze dell’ordine (arrestato anche perché trovato in flagranza di reato);
- Kreshnik Lleshi, nato in Albania classe 1983, domiciliato a Viareggio,disoccupato, già noto alle forze dell’ordine;
- Miklovan Legisi, nato in Albania classe 1976, residente a Pisa, operaio,già noto alle forze dell’ordine;
- Mareglen Mhillaj, nato in Albania classe 1994, residente a Viareggio,cameriere, incensurato;
- Narciso Cristian Petrucci, nato Viareggio classe 1983, ivi residente,imprenditore, già noto alle forze dell’ordine;
- Luca Poli, nato a Viareggio classe 1977, residente a Viareggio,disoccupato, già noto alle forze dell’ordine;
- Oussama Ghaouari, nato in Marocco classe 1989, residente a Pietrasanta, operaio, già noto alle forze dell’ordine;
- Davide Quarta, nato a Brindisi, classe 1986 residente ad Arnesano (Lecce), di fatto domiciliato a Viareggio, disoccupato, già noto alle forze dell’ordine;
- Dritan Selmani, nato in Albania classe 1985, ivi residente,commerciante, già noto alle forze dell’ordine, in atto ristretto presso il carcere di Livorno per altra causa;
Agli arresti domiciliari:
- Giulio Bianchi, nato a Carrara, classe 1979, ivi residente, disoccupato,già noto alle forze dell’ordine;
- Maurizio Mari, nato a Torino classe 1965, residente a Viareggio, già noto alle forze dell’ordine;
- Bledar Marku, nato in Albania classe 1985, operaio, già noto alle forze dell’ordine;
- Francesco Gherardi, nato a Pisa classe 1964, ivi residente, albergatore,già noto alle forze dell’ordine.
Divieto di dimora a Viareggio:
- Gentjan Cizmja, nato in Albania classe 1979, residente a Viareggio,collaboratore domestico, già noto alle forze dell’ordine.
Arrestati in flagranza di reato:
- Mareldo Dragusha, nato in Albania classe 1994, disoccupato, già noto alle forze dell’ordine (e già destinatario dell’ordinanza di custodia cautelare);
- Denisa Catiru, nata in Romania classe 1988, disoccupata, incensurata;
il tirreno