guardia  finanzaGli uomini del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Massa Carrara nell’ambito di una più vasta attività a tutela della legalità economico finanziaria hanno concluso un’indagine di polizia giudiziaria, pervenendo al sequestro di circa € 540.000,00 ed alla denuncia a piede libero di n. 2 soggetti, resisi responsabili, rispettivamente, dei reati di appropriazione indebita (art. 646 c.p.) e riciclaggio (art. 648 bis c.p.).

In particolare, l’indagine è iniziata nella seconda metà dello scorso mese di febbraio, quando un socio di maggioranza di una società di Carrara (MS), operante nel settore del trasporto di merci su strada,  rilevando movimenti sospetti sui conti correnti della sua società, mediante una consultazione on line del conto corrente, presentava un esposto nei confronti di  C. G. (di anni 43), amministratore unico della società.

Immediatamente, le Fiamme Gialle del dipendente Nucleo di Polizia Tributaria hanno avviato le investigazioni di competenza, accertando che l’amministratore unico della società aveva disposto arbitrariamente l’emissione di un assegno circolare di € 540.000,00 a favore di un altro soggetto, con la generica motivazione di “compravendita  immobiliare”, traendo i fondi dai conti correnti della società. Gli ispettori della Guardia di Finanza accertavano che  la somma di € 540.000,00 era velocemente transitata su un altro conto corrente, aperto qualche giorno prima e intestato a F. C. (di anni 48), gravato da molteplici e specifici precedenti penali e di polizia, resosi così responsabile del reato di riciclaggio.

Nel contempo, è stato acclarato che il predetto F. C. aveva richiesto sul predetto conto corrente l’emissione di n. 8 assegni circolari di vario importo (n. 6 assegni da € 10.000,00; n. 1 assegno da € 100.000,00; n. 1 assegno da € 240.000,00), lasciando in giacenza la rimanente somma di € 140.000,00. Pertanto, al fine di impedire che il reato fosse portato a conseguenze ulteriori, si è proceduto d’urgenza al sequestro, di iniziativa, di tutte le somme ancora depositate sul conto corrente, bloccando tempestivamente,  al fine di impedire l’incasso delle somme, tutti gli assegni ancora non riscossi e le somme depositate su n. 2 carte prepagate ricaricabili, intestate ad altri soggetti ed attivate nell’occasione. La particolare urgenza era dettata dall’esigenza di evitare che le somme illecitamente sottratte si volatilizzassero o magari finissero all’estero, magari in qualche Stato “paradiso fiscale”, evenienza che avrebbe reso difficile salvaguardare la società offesa dal reato.

Le indagini di polizia giudiziaria, il cui coordinamento è stato assunto dal Procuratore della Repubblica Dott. Aldo Giubilaro e diretto dal Sostituto Procuratore Dott.ssa Elisa Loris della Procura della Repubblica di Massa, hanno consentito, oltre a prontamente cristallizzare le responsabilità degli indagati, di ricostruire i flussi finanziari e sequestrare il maltolto nella sua interezza.

La sottrazione dell’importante somma di denaro  avrebbe  potuto mettere in ginocchio l’azienda con gravissime ripercussioni sulla sua operatività e quindi sul suo destino e quello dei propri dipendenti.

La delicata congiuntura economica e finanziaria richiede, sempre di più, che nell’ambito dei più vasti compiti istituzionali di tutela della legalità nel territorio dell’intera provincia apuana, l’azione degli appartenenti alla Guardia di Finanza di Massa Carrara prosegua incessantemente con una serie di attività di prevenzione e repressione, per arginare, oltre ai crimini nei settore economico finanziario, anche il fenomeno dei reati contro il patrimonio.