A chi in questi giorni frequenta Palazzo Ducale sarà capitato di sentire il rumore di uno scalpello pneumatico in azione e magari si sarà chiesto il perché. Nessun lavoro in corso ma è semplicemente una delle fasi del progetto che la Provincia di Massa-Carrara ha affidato ai tecnici della Facoltà di ingegneria dell’Università di Pisa dopo il terremoto che ha interessato la nostra zona nel giugno 2013.
Lo scopo è quello di effettuare un’analisi strutturale dell’intero palazzo sia sotto l’aspetto dei carichi strutturali sia sotto quello sismico, alla luce anche della normativa attuale: lo studio che ne uscirà fuori alla fine ha il compito di indicare quali sono gli interventi che consentono di migliorare la staticità dell’edificio,ma anche e soprattutto in funzione del rischio terremoto.
Come si ricorderà la prima fase post terremoto è stata dedicata agli interventi di soma urgenza per consentire la messa in sicurezza e la riapertura di alcune aree del palazzo.
Successivamente è partita la fase di studio che dapprima ha portato alla suddivisione dell’intero Palazzo in edifici secondo le diverse epoche di costruzione e, in un secondo momento al rilievo cartografico con corredo fotografico specifico dedicato alle zone del palazzo in cui si sarebbero poi eseguiti dei saggi per verificare la tipologia di tessuto murario.
Ecco adesso, per l’appunto, siamo nella fase dei saggi, che consistono nella realizzazione di tasselli sulle zone giudicate “sensibili” attraverso la rimozione dell’intonaco che permette di mettere a nudo il tessuto murario, anche attraverso una nuova rilevazione fotografica referenziata rispetto alla planimetria.
Tutta l’operazione, è bene precisarlo al fine di prevenire ed evitare polemiche, è portata avanti in accordo con la Sovrintendenza e procede nel rispetto dei tempi richiesti al proposito, trattandosi di bene storico e monumentale.