smaltimento rifiuti dda La direzione distrettuale antimafia di Genova ha chiesto il rinvio a giudizio per 11 persone accusate di avere smaltito illecitamente, tra Massa Carrara e  La Spezia,  70.000 tonnellate di  marmettola, il rifiuto della lavorazione del marmo.   Agli undici viene contestato il reato di smaltimento illecito organizzato di rifiuti. La Dda ha anche chiesto il rinvio a giudizio delle tre società riconducibili ad alcuni degli indagati, per responsabilità amministrativa dipendente da reato.Sono la Sirmi srl, la Autotrasporti Poggi Giovanni srl, e la Cmt snc.   Le persone indagate (di cui quattro agli arresti domiciliari, quattro con l’obbligo di dimora e tre a piede libero) sono: Giancarlo Poggi, Giuseppe Poggi, Riccardo Poggi, Claudio Rossi, Claudio Fabbri, Riccardo Paolini, Carlo Alberto Papi, Giacinto Paladino, Carlo Piccini, Andrea D’Imporzano e Angelo Petrazzuoli.

Secondo l’accusa, una parte della marmettola venne interrata in un uliveto adiacente un agriturismo, in parte usata per altri lavori, come il ripristino ambientale di una cava. Per gli inquirenti, al vertice della banda c’erano i titolari dell’impianto di recupero in accordo con una ditta di autotrasporti, autisti compiacenti, un impresario edile, un agronomo, un geometra, i proprietari di una cava e quelli di un agriturismo e dei terreni ad esso attigui.   La marmettola ritirata dai vari produttori della zona di Carrara, estranei alla vicenda, veniva trasportata e interrata in aree della provincia di La Spezia e Pisa senza alcun tipo di lavorazione. L’attività illecita sarebbe andata avanti per almeno due anni durante i quali sarebbero stati smaltiti oltre 70 mila tonnellate di rifiuti.

 

 

 

 

il tirreno