Con riferimento agli articoli comparsi oggi sulla cronaca locale sull’episodio di trafilatura di acqua avvenuta nella zona dell’argine del Carrione dove è in corso l’intervento non ancora concluso della Provincia, al fine di fare chiarezza anche rispetto a notizie che possono rivelarsi errate o male interpretate non essendo riconducibili a fonte ufficiale si trasmette una nota di precisazione concordata con la struttura tecnica che sta realizzando l’intervento di Somma Urgenza sul tratto di argine crollato.
“L’intervento di palancolatura, attuato presso la zona dell’argine crollato del torrente Carrione garantisce comunque la pubblica incolumità, anche se ancora non completato per quanto riguarda l’operazione di completa “sigillatura” rispetto al vecchio argine.
Il fenomeno, verificatosi in questo fine settimana e consistente nella trafilatura di una modesta quantità di acqua è da ricondursi, quindi ed effettivamente, anche alla mancata “sigillatura”, cosa di cui la Provincia era ben conscia e proprio per questo aveva predisposto la messa in opera di una pompa finalizzata proprio a contenere e mitigare alcune piccole perdite di acqua nel caso di innalzamento del livello idrometrico sul Carrione. In ogni caso e comunque, la Provincia non si può e non si potrà far carico di allagamenti dovuti all’acqua superficiale riconducibili alla pioggia e al mancato ricevimento da parte della rete fognaria (fenomeni questi che, comunque, sono presenti in quell’area a seguito di intese precipitazioni).
La Provincia si sta apprestando, quindi, a realizzare la “sigillatura” definitiva della palancolatura fino ad ora realizzata, un intervento che garantirà la scomparsa di ogni infiltrazione, completando così l’opera di messa in sicurezza in somma urgenza del tratto di argine crollato (mentre ancora successivamente dovrà essere realizzato un vero e proprio nuovo argine).
La suddetta mancata “sigillatura” non è, comunque, da ricondursi all’intervento di chicchessia, tanto meno della Procura della Repubblica di Massa, che non ci ha impedito in alcun modo di portare avanti l’opera, e con la quale, al contrario, collaboriamo proficuamente in ogni fase dell’intervento, considerato soprattutto il fatto che la porzione di argine crollato o non in sicurezza è, come tutti sanno, sotto sequestro giudiziario per le indagini attualmente in corso.
La decisione della non ancora attuata “sigillatura”, totalmente a cura del Responsabile del Procedimento dell’amministrazione è, per ora, riconducibile solo ad un fattore tecnico, connesso alla preventiva realizzazione di rilievi tecnici e alla necessità, a seguito dei rilievi, di valutare il metodo migliore per tale intervento (comunque minimale rispetto al totale della somma urgenza fino ad ora realizzata).
Comunque, lo ripetiamo, la pubblica incolumità rispetto a quest’opera è già, fin da oggi, garantita.
Per il futuro, comunque, la Provincia terrà informati cittadini e stampa attraverso proprie posizione ufficiali riferibili esclusivamente a comunicati stampa ufficiali o a dichiarazioni dirette del vertice dell’amministrazione o del dirigente responsabile del servizio.”