Multe a raffica in via San Giuseppe Vecchio a Marina di Massa, a causa del divieto di sosta che l’amministrazione comunale ha stabilito da circa tre mesi. I residenti però, esasperati, non ci stanno a vedersi privare della possibilità di parcheggiare vicino casa e a dover lasciare la macchina nel lontano viale Roma. Di notte infatti è pericoloso percorrere il tratto di strada che separa il viale Roma da via San Giuseppe Vecchio e poi se una persona è anziana o ha dei bambini piccoli diventa molto problematico lasciare la propria auto a chilometri di distanza dalla propria abitazione. Per questo i cittadini hanno già raccolto oltre 50 firme di protesta per richiedere l’annullamento del divieto e l’ istituzione del senso unico di marcia per la tranquillità di tutti. <<Non possiamo lasciare l’auto un minuto, nemmeno per scaricare la spesa, che ritroviamo la multa sul parabrezza. La sicurezza della strada si crea con un’ illuminazione adeguata, cosa che oggi manca, la pulizia dei tombini sempre pieni di canne e la salvaguardia dell’argine del fiume che costeggia la strada >>, dichiara Alessio Vignali abitante della zona. I firmatari, già a settembre, hanno inviato una lettera al sindaco Volpi e all’assessore Berti chiedendo la possibilità di parcheggiare in via San Giuseppe Vecchio nel tratto da via Mura dei Frati in direzione monti fino all’incrocio con via Taffaria, ma nulla è stato ancora fatto. Per questo motivo è stato chiesto aiuto al consigliere del Pd Giacomo Bugliani, che ha portato la questione in consiglio comunale mercoledì 19 novembre. <<Ho abitato per molti anni in quel tratto di strada, -dichiara Giacomo Bugliani-, non c’è mai stato il divieto di parcheggio, dato che mai ci sono stati problemi e non si è mai verificato un incidente. Mi sono fatto portavoce della richiesta dei residenti, presentando in consiglio un’interpellanza in cui si chiede la rimozione del divieto e sopratutto la creazione di un senso unico, come già presente in molte altre strade a Marina di Massa>>. Nel frattempo anche i cittadini continueranno la raccolta firme di protesta.