STOP ABUSIVO è una iniziativa Confartigianato, sostenuta da coloro che quotidianamente operano sul campo e si trovano a combattere contro problematiche di ogni tipo per poter portare avanti con successo le attività attività.
L’abusivismo è un fenomeno che si sta sempre più radicando in vari settori del mondo imprenditoriale, ed in particolare nel comparto dei servizi alla persona estetica e acconciatura.
Dall’ultima statistica elaborata attraverso gli Studi di Settore risultano circa 105.000 imprese di cui 24.000 imprese di estetica e 81.000 di acconciatura, che dichiarano ricavi per oltre quattro miliardi e ottocento milioni di euro.
Gli occupati tra titolari e personale dipendente supera abbondantemente le 250.000 unità, con prevalenza di occupazione femminile.
Questi sono solo alcuni dati che fanno capire quale sia l’importanza del settore all’interno dell’economia nazionale. Artigiani e artigiane, che con il loro impegno e la loro indubbia professionalità contribuiscono ogni anno al sostentamento economico di migliaia di famiglie in tutta Italia.
Tutto ciò è a forte rischio, a causa della concorrenza sleale di operatori abusivi, che non rispettando nessun tipo di legge e soprattutto sentendosi pressoché impuniti e impunibili, si insinuano nel sistema economico come un tumore in un organismo sano.
Ma chi è un abusivo:
L’Abusivo, è colui o colei che svolge una attività imprenditoriale senza averne i requisiti professionali fuori da tutte i regolamenti e le normative che regolano il settore di appartenenza.
Un abusivo:
Non è un contribuente perché evade le tasse
Non si sottopone ai controlli previsti dalle normative
Non è sottoposto a controlli periodici i materia di igiene
Non sempre possiede la qualifica
Non rispetta le norme sanitarie
Non rispetta le norme di pulizia sanificazione e disinfezione
Non utilizza materiale monouso e se lo fa molte volte lo ricicla
Spesso utilizza prodotti acquistati su internet quindi senza le adeguate specifiche di salubrità
Utilizza macchinari elettro-estetici di cui non si ha conoscenza di certificazioni o quant’altro
Diventa spesso veicolo di infezioni virali come l’epatite.
Partendo da questi presupposti, si capisce come molto spesso riescano a proporre prezzi più vantaggiosi per la clientela in confronto alle imprese regolarmente iscritte in Camera di Commercio.
Infatti un’impresa regolarmente iscritta:
Ha le competenze e i titoli necessari per svolgere l’attività
Ha i locali sottoposti a rigidi controlli da parte delle autorità competenti
Ha i locali a norma con le disposizioni igienico-sanitarie
Usa materiale è monouso
Ha le strumentazioni disinfettate
Usa tecnologie certificate
Usa prodotti certificati e fatturati
Emette ricevuta
Ha gli Studi di Settore
PAGA LE TASSE
Si può affermare che il fenomeno dell’abusivismo coinvolge probabilmente dalle 70 alle 90.000 unità, con un presumibile giro d’affari stimabile in quasi due miliardi di euro, con conseguente carico di evasione fiscale e contributiva.
In un momento storico particolarmente difficile per l’economia nel suo complesso, dove le imprese fanno letteralmente i salti mortali per riuscire a fare quadrare i propri bilanci, è ASSOLUTAMENTE INACCETTABILE che venga tollerata una economia parallela abusiva, che si appropria di una parte di ricchezza del Paese senza restituire nulla in cambio.
Pertanto Confartigianato di Massa – Carrara chiederà alla propria Confederazione nazionale di intervenire con fermezza nei riguardi del Governo, della politica e delle Istituzioni per far sì che venga riconosciuta e tutelata la professionalità ed il lavoro delle Imprese, in particolare:
· Una legislazione che tuteli le imprese nei confronti dell’abusivismo
· Leggi più severe contro l’abusivismo
· Semplificazione nei controlli da parte delle autorità preposte.
· Incremento delle sanzioni
· Considerare le abitazioni come strumento di illegalità e permettere il sequestro delle parti in cui viene svolto il lavoro abusivo.
Infine Confartigianato lancia un appello agli utenti, affinché per la la loro salute e benessere, si rivolgano ad imprese che operano nella legalità alla luce del sole.