Diciassette persone sono state rinviate a giudizio nell’ambito dell’inchiesta della procura di Massa Carrara su Cermec ed ErreErre, le due aziende che gestivano il trattamento dei rifiuti sul territorio provinciale. Nei giorni scorsi il gup ha deciso di accogliere la richiesta del sostituto procuratore Rossella Soffio nei confronti, tra gli altri, di Ezio Ronchieri, ex consigliere provinciale in quota An, di Marco Andreani ex presidente del consiglio comunale di Massa e dell’assessore
provinciale pisano all’Ambiente Valter Picchi. E poi ci sono tecnici e amministratori pubblici, componenti dei precedenti consigli di amministrazione di Cermec ed ErreErre, imprenditori. Coinvolto
nella vicenda anche l’ex assessore regionale alla difesa del suolo Marco Betti, della cui posizione si sta occupando la procura di Pisa e che al momento non ha ricevuto l’avviso di rinvio a giudizio.
L’accusa ipotizza un’associazione a delinquere finalizzata a vari reati tra i quali la corruzione, la concussione,la truffa ai danni della Ue e l’abuso d’ufficio.
Secondo quanto ricostruito nel 2012 dagli inquirenti, nell’ambito della doppia inchiesta Cermec ErreErre, aziende che gestivano il trattamento dei rifiuti nella provincia di Massa Carrara, Delca (societa’ di di Vicopisano principale fornitrice di Cermec e socia al 49% dello stesso Cermec) fatturava a Cermec trasporti di rifiuti e altri servizi in realta’ mai effettuati, consentendo l’evasione delle imposte. Il giro di operazioni inesistenti emerso dagli accertamenti della Guardia di finanza sarebbe di oltre 16,5 milioni di euro. Per quanto riguarda, invece, il filone ErrErre, l’accusa principale e’ quella di truffa aggravata. Secondo gli inquirenti i costi per la realizzazione dell’impianto sarebbero stati gonfiati ad arte con un giro di false fatturazioni, allo scopo di ottenere maggiori finanziamenti dall’Unione europea.
Dai preventivati 16 milioni di euro per costruire l’impianto, i costi salirono a opera conclusa a 23 milioni. Il Pm Rossella Soffio chiese 18 rinvii a giudizio: 17 sono stati confermati dal gup, mentre la posizione dell’ex assessore alla difesa del suolo Marco Betti e’ ancora al vaglio della procura di Pisa.
La Nazione