“Ci sarebbe da sorridere amaramente su questa vicenda se non fosse che per le famiglie numerose, destinatarie del contributo regionale denominato ‘bonus bebè’, si tratta di un disagio di non poco conto. Quando si adottano provvedimenti utili alla collettività ecco che troppo spesso intoppi burocratici vanificano la bontà delle azioni”.
Così commenta il Gruppo regionale di Fratelli d’Italia che interviene su quello che non esita a definire un vero e proprio pasticcio compiuto dagli uffici regionali e presenta una interrogazione in cui chiede “in quale modo la Regione intenda intervenire affinché l’ importo spettante a ciascuna famiglia venga consegnato in contanti o tramite bonifico bancario, e affinché venga eliminata la procedura di default di invio di assegno circolare, con un aumento del periodo di riscossione, a chi non ne abbia fatto espressa richiesta”.
“La scorsa estate abbiamo varato una legge che prevede misure di sostegno finanziario in favore delle famiglie e dei lavoratori in difficoltà, per la coesione e per il contrasto al disagio sociale per il triennio 2013-15” sottolineano Donzelli, Marcheschi e Staccioli “con un contributo a favore dei figli nuovi nati, adottati o collocati in affido preadottivo di 700,00 euro all’ anno per tre anni a partire dal 1 gennaio 2013. Sono stati messi a disposizione 20 milioni di euro di finanziamenti per le famiglie con figli disabili, e per le famiglie numerose con almeno quattro figli. In quest’ultimo caso, sempre per tre anni, c’è però un contributo aggiuntivo di 170 euro per ogni figlio oltre il quarto, nel rispetto del limite all’indicatore della situazione economica equivalente che è fissato in 24 mila euro”.
“Adesso apprendiamo dalla stampa che nella provincia di Massa Carrara una donna ha ricevuto la lettera contenente il diritto alla riscossione in contanti presso una banca in data 30 dicembre 2013, ma tale riscossione sarebbe stata possibile solo fino al 18 dicembre 2013, data in cui la Regione Toscana ha chiuso i bilanci per cui l’importo dovuto alla donna sarà recapitato tramite assegno circolare con la trattenuta delle spese di 4 euro”.
“Un paradosso francamente sconcertante” chiosano in conclusione i consiglieri di FDI. “In tempi di ristrettezze economiche anche piccole somme possono far comodo ai meno abbienti ma, al di là di questo, la nostra interrogazione vuole richiamare gli uffici pubblici a mostrare maggiore attenzione e buon senso quando si tratta di applicare le disposizioni normative evitando quelle pastoie che finiscono per limitarne l’efficacia”.