“Una riunione-passerella”. E’ negativo il giudizio della deputata massese di Sinistra Ecologia e Libertà Martina Nardi, al termine del tavolo istituzionale sul futuro dell’ex Eaton che si è riunito questa mattina.
“E’ stata gettata al vento una grande opportunità di confronto, dalla quale potevano scaturire soluzioni concrete per l’area industriale e soprattutto per i lavoratori – accusa la deputata – Sono stata tra quanti hanno caldeggiato un incontro che mettesse intorno ad un tavolo i rappresentanti delle istituzioni locali, i consiglieri regionali, i parlamentari del territorio e tutti gli attori coinvolti in questa vertenza, a cominciare dall’imprenditore che ha recentemente acquistato l’area. Invece, in maniera inspiegabile, quest’ultimo non è stato invitato e la riunione, il cui ordine del giorno e i cui obiettivi non sono risultati chiari a nessuno dei presenti, si è risolta in una passerella di politici fine a se stessa”.
“Provincia e Comune di Massa si devono assumere la responsabilità di spiegare perché hanno deliberatamente creato le condizioni per rendere inefficace questa occasione – prosegue Nardi – Oltre a quello della proprietà, ci è parso inspiegabile il mancato invito del Governo, nonostante la presenza in esso di un sottosegretario proveniente dal nostro territorio. Si è così rinunciato ad avere un interlocutore chiave per discutere dei problemi relativi alla cassa integrazione, ma in compenso era presente, non si sa a quale titolo, il segretario cittadino del Partito Democratico”.
“Siamo stati convocati per discutere del piano di fattibilità – dice ancora Nardi – ma stamattina è stato soltanto comunicato che ci sarebbe stato consegnato successivamente. Quali sono le prospettive per l’ex Eaton e per i suoi lavoratori, come saranno impiegate le risorse messe a disposizione dalla Regione per la reindustrializzazione: di questo avremmo voluto e dovuto discutere stamani. E’ evidente che sono altri i tavoli ai quali si vuole regolare questa partita. Ma se il problema è l’area industriale, l’interlocutore non può che essere la proprietà. Se il problema sono gli ammortizzatori sociali, non può che essere il governo. La mancanza di trasparenza con cui è stata gestita fino a qui la situazione non giova a nessuno: perché si è scelto di buttare via l’occasione offerta dal tavolo istituzionale? Da chi ha convocato la riunione ci aspettiamo una risposta chiara su questo punto: non è con queste passerelle che si risolvono i problemi dei cittadini e dei lavoratori”.