L’I.I.S. “D. Zaccagna” di Carrara comunica che , nell’ambito del progetto di accoglienza dei nuovi iscritti, le quattro classi prime (rispettivamente due ex Ragionieri e due ex Geometri) hanno compiuto un’escursione a piedi nella giornata di martedì 1°ottobre alla scoperta delle nostre montagne.
Partendo a piedi da Castelpoggio (550 m slm) hanno preso il sentiero (n°185) per la Gabellaccia (895 m slm) dove, presso la Dogana della Tecchia, hanno consumato una veloce colazione e da qui sono arrivati al Rifugio “Carrara” di Campocecina attraverso un bellissimo sentiero in una faggeta ad alto fusto che presenta non indifferenti bellezze naturali quali archi e sculture di pietra oltre ad un cippo di pietra che ricorda la Resistenza.
Dopo il pranzo al Rifugio , nel primo pomeriggio, si sono recati sul Monte Borla (1.469 m) e sono scesi successivamente al Piazzale dell’Uccelliera.
In totale la comitiva ha camminato per circa 5 ore per un dislivello di 919 metri !
L’escursione non sarebbe stata possibile senza la fattiva collaborazione del CAI di Carrara che ha fornito sette preziose guide nelle persone di Ferdinando Menconi, Carlo Tagliavini, Giuseppe Tonelli, Paola Manfredi, Gina Tessa, Antonio Guastini e Giuseppe Ottanelli che la scuola ringrazia pubblicamente per la loro passione, disponibilità e competenza.
Le classi erano accompagnate dai seguenti insegnanti : Giuliana Giuliani, Paola Copello , Andrea Nicoli , Lorenzo Dell’Amico e Riccardo Canesi
Non è stata casuale per lo “Zaccagna” questo tipo di escursione .
L’obiettivo infatti è stato quello di far conoscere più da vicino agli studenti le nostre montagne e la loro straordinaria bellezza , sensibilizzarli ad un loro maggiore rispetto e tutela trascorrendo una bella giornata all’aria aperta a contatto con la natura e cercando di fargli capire anche le potenzialità economico-occupazionali legate ad una loro valorizzazione turistica svolta in maniera sostenibile.
Solo così potrà svilupparsi in essi un maggiore senso civico ed un crescente attaccamento alla propria terra che li renderà sicuramente cittadini migliori e più responsabili .
Purtroppo non sono passate certo inosservate, anche gli occhi degli inesperti e degli ingenui , alcune offese alla natura e al senso estetico quali il “villaggio” di roulottes , alcune delle quali trasformatesi in “villette” , nei pressi del Belvedere di Campocecina e la massiccia devastazione operata dalle cave alle pendici del Sagro .
I ragazzi si sono meravigliati di ciò visto che ci troviamo all’interno di un Parco Regionale esistente per giunta da 28 anni ed il Sagro , per le antiche popolazioni liguri-apuane , era addirittura considerata una montagna “sacra” !