Medici, infermieri, operatori Asl, politici «invadono» l’ospedale civico per un appuntamento importante: una vera e propria folla è intervenuta, all’inaugurazione della nuova unità operativa di radioterapia che, dal 4 giugno accoglie Trilogy, apparecchiatura radioterapica unica al mondo, che porta l’Asl apuana ad un assoluto livello di eccellenza.
«Finalmente si parla di Carrara riferendosi all’eccellenza — ha sottolineato il direttore generale della Asl 1, Maria Teresa De Lauretis — quello che inauguriamo sarà un pezzo di ospedale che rimarrà a Carrara: l’impegno dell’amministrazione è lavorare al meglio in strutture nuove».
Trilogy, come sottolineato dal Angiolo Tagliagambe (dirigente di radioterapia oncologica) è l’unico macchinario ad avere determinate carattertistiche, presente in una struttura pubblica: può addirittura sostituire il chirurgo. Maria Teresa De Lauretis ha poi ringraziato Mario Del Sarto che ha donato al civico tre delle sue monumentali sculture, Fausto Manfredi che ha fatto regalato nove fioriere, nonché un gruppo della Lunigiana che ha regalato all’ospedale un tv a colori e schermo piatto.
«Praticamente — sottolinea De Laurentis — questa sala d’attesa somiglia ad un piccolo atelier: la struttura, grazie al lavoro di Riccardo Nardini, ha saputo unire funzionalità a buon gusto». «Grazie al direttore generale che ha portato avanti questo investimento — le parole dell’assessore regionale al diritto della salute, Luigi Marroni — le cose di alto pregio clinico non si fanno solo a Firenze, ma in tutta la Toscana: l’importanza della rete è parte della nostra strategia sanitaria.
Congratulazioni anche per i lavori di Montepepe». Si accede al bunker 2, realizzato appositamente per il Trilogy, camminando su un caldo parquet, introdotti da un corridoio nel quale campeggiano grandi foto del nostro territorio, il tutto a creare un ambiente decisamente gradevole. Trilogy è provvisto di un sistema all’avanguardia nel campo della radioterapia, in grado di lavorare in spazi strettissimi con la massima precisione: esistono situazioni anatomiche in cui il tessuto malato si trova nelle strette vicinanze di organi sani che mal tollerano le radiazioni ionizzanti. Avere un «bisturi» così potente e preciso è fondamentale per il successo terapeutico non gravato da danni che possono crearsi negli organi vicini.
Per far questo è necessario avere una guida accurata: Trilogy monta, sulle sue potenti braccia, un sistema di radiologia digitale che permette di effettuare una Tac del volume che sta per essere irradiato, pochi istanti prima di erogare la dose. Trilogy è anche velocissimo, come ogni buon chirurgo: 5 volte più degli acceleratori convenzionali. L’apparecchio è indicato per chi non voglia sottoporsi ad intervento chirurgico, in presenza di patologie oncologiche, polmonari, neurologiche, addominali ed urologiche. Il costo? Due milioni di euro, 22 i trattamenti portati a termine dal 5 giugno. Recentemente l’ospedale di Carrara ha instaurato un rapporto di collaborazione con la Soutwestern medical center di Dallas e sta riproducendo alcuni loro programmi terapeutici come la radiochirurgia del carcinoma prostatico.
da La Nazione