“Impugneremo l’ordinanza ed avvieremo la class action per il lavaggio Non ci arrendiamo certo qui”. “Siamo basiti” di fronte all’ordinanza licenziata dell’amministrazione comunale (tra i punti chiave la chiusura in entrambi i sensi di Viale Galilei nel tratto che va dal casello autostradale a Via Colombo, transito in Via Covetta consentito solo in direzione Massa-Sarzana) e all’iter che ha portato a ridisegnare la viabilità cittadina, gli autotrasportatori sono decisi ad arrivare fino in tribunale, se necessario, per difendersi.
Chi credeva che fosse finita lì, a Palazzo Civico, dopo l’incontro con il Sindaco, Angelo Zubbani e il Comandante della Polizia Municipale, Paola Micheletti, si è sbagliato: “sono scelte che non hanno nessuna e logica che non affrontano il nodo della questione – spiega Paolo Ciotti, Direttore Provinciale Cna – purtroppo hanno pagato più la politica rispetto alla logica della mediazione, e le promesse elettorali che qualcuno evidentemente si è giocato in campagna permeritarsi i voti dei cittadini e dei comitati”.
Sono molto delusi gli autotrasportatori convinti almeno fino all’ufficialità dell’ordinanza di “aver trasmesso all’amministrazione comunale le problematiche e le difficoltà che le imprese di autotrasporto stanno vivendo a causa della maldestra rivoluzione della viabilità; una situazione ancora più grave di fronte ai ben noti effetti della crisi e della concorrenza sleale. Il parere di Cna è molto critico, e molto duro: “Ognuno ha le sue ragioni da far valere, ed è giusto che ognuno perori la sua causa, ma l’amministrazione comunale andrebbe denunciata per tentato omicidio nei confronti dell’economia locale e delle imprese che producono ricchezza per il territorio. Gli autotrasportatori però hanno proposto soluzioni per ovviare al problema di tutti, l’amministrazione no. E’ l’ennesimo, inspiegabile auto-gol dell’amministrazione. I casi del Cermec, della Progetto Carrara, del soldi persi del Water Front e dei bandi che premiano le imprese che arrivano da fuori provincia sono lì a dimostrare che non c’è attenzione e tutela per chi oggitiene viva la nostra economia”.
A rinforzare le ragioni degli autotrasportatori Ciotti impugna la delibera “basata su dati irreali” che risalgono al novembre 2011. Senza contare che se “il problema sono i mezzi pesanti che partono da Porto di Carrara, l’Associazione la soluzione l’aveva già proposta ma non è stata presa in considerazione”. Distinguere il traffico locale dotandolo di autorizzazioni e dirottare parte del traffico dal Porto al casello della Zona Industriale Apuana: “Ma evidentemente – sostiene Ciotti – l’amministrazione non ne vuol sapere di trovare alternative, già durante il nostro ultimo incontro avevamo proposto di bloccare il traffico in Via Covetta nella parte serale dalle 8 di sera alle 6 di mattina. Provvedimento questo, che assieme alle autorizzazioni al traffico locale e alla asfaltatura della strada, avrebbe ridotto notevolmente i disagi. Così come avevamo dato la disponibilità a fermarci per la fascia oraria dell’entrata e dell’uscita dai poli scolastici, come già sperimentato in passato al monte. Non c’è dialogo ed evidentemente chi deve prendere queste decisioni non capisce quanto possano gravare economicamente sulle imprese, l’assessore di riferimento avrà il peso delledecisioni che le stesse imprese prenderanno. Ogni giorno si perde un viaggio e aumentano i costi, non credo sarà possibile mantenere tutto il personale adoggi impiegato”.
Ciò che più preoccupa è la non curanza dell’effetto domino che creerà questa decisione. “Se oggi danno fastidio i camion, domani darà fastidio la Nuova Pignone, poi il Porto, poi il rilancio dei Nuovi Cantieri e così via,come si potrà aver tutelato solo una parte della città? E allora i disagi di chi abita sull’Aurelia? E’ impossibile fare impresa a Carrara. Si è deciso di chiudere il Viale Galilei, quando sullo stesso Viale in Battilana, l’Amministrazione punta a fare un Polo Produttivo. L’incoerenza è la regola di chi ci governa”.
Con molto rammarico, Cna nota che gli unici modi per dialogare con l’Amministrazione sono quelligiuridici: “Per questo motivo, visto l’insuccesso del dialogo sino ad oggi proposto da Cna, l’associazione è pronta, come annunciato nelle scorse settimana, ad incaricare un legale per valutare la legittimità delle ordinanze poste in essere. Questo non solo per il piano ma anche per il monte. In primis per la non funzionalità del lavaggio e i danni che lo stesso provoca ai mezzi. Stiamo valutando di effettuare anche una perizia per verificare se il lavaggio è a norma, se insomma, è un lavaggio che risponde ai parametri di legge. Stesso discorso per la copertura delle scaglie. Interpelleremo il Ministero – conclude Cna – e vedremo chi effettivamente può fare o non fare”.