“Un piano della viabilità concertato con le categorie o pronti a bloccare il traffico”. Nel mirino degli autotrasportatori il sistema generale della viabilità che interessa il trasporto da e per il monte, ed il senso unico di Via Covetta che gli autotrasportatori hanno vissuto come la classica goccia che ha fatto traboccare un bicchiere purtroppo già pieno; una scelta unilaterale da parte dell’amministrazione comunale di Carrara, mai digerita dagli autotrasportatori che sta penalizzando solo i trasportatori locali e danneggiando seriamente la salute economica – già precaria – delle imprese.

Si preannuncia caldissimol’autunno per l’autotrasporto apuano già sul piede di guerra che ora minacciando blocchi del traffico se il primo cittadino di Carrara, Angelo Zubbani, non si siederà al tavolo con le associazioni di riferimento degli autotrasportatori, per trovare le soluzioni ai tanti problemi più volte evidenziati: vedi il sistema del lavaggio e delle pese, i vari divieti (Via Covetta e Viali a Mare), la sicurezza per l’accesso all’area Porto e le carenze infrastrutturali per citare sono alcuni dei punti che l’assemblea generale di Fita-Cna che si è tenuta nella sede provinciale hanno rimproverato all’amministrazione di Carrara. Questa volta gli autotrasportatori sono decisi ad andare fino in fondo allaprotesta bloccando, se necessario, la città. E spunta anche l’ipotesi di una Class Action per il risarcimento dei danni subiti dai mezzi a completare unquadro di esasperazione di un mondo completamente dimenticato.

Le prime avvisaglie c’erano state alla vigilia dell’attivazione del senso unico in Via Covetta a cui gli autotrasportatori avevano chiaramente detto no tacciandolo come “un provvedimento mannaia”, e proponendo di trovare soluzioni alternative. Richieste puntualmente non ascoltate. “Purtroppo – analizza Paolo Ciotti, Direttore Provinciale Cna – l’amministrazione comunale di Carrara ha palesato la scarsa considerazione nei confronti della gestione del piano generale della viabilità. Meglio sarebbe dire che non esiste un piano generale della viabilità dei mezzi pesanti. Ogni volta si tratta l’argomento singolarmente, e spessoaccade quando nasce un nuovo comitato anti-trasporto”. La situazione dell’autotrasporto locale è ben nota ma Ciotti ne sottolinea la gravità: “Nella realtà le nostreimprese sono schiacciate in una morsa: da una parte il peso della crisi e dall’altro il peso sempre più consistente dell’impossibilità di convivere con il proprio territorio; questo ultimo aspetto si evidenzia sempre più come il risultato di una assenza di politica programmatica sul trasporto del marmo. L’attenzione, e non si dica che non è così – sottolinea Ciotti – è riservata solo all’estrazione; tutte le altre fasi sono lasciate all’inventiva malsana di singole decisioni che complicano con un effetto domino tutto il sistema della viabilità”. Fita-Cna non risparmia critiche all’immobilismo e all’incapacità di gestire il problema viabilità: “Non possiamo più aspettare le scelte di una amministrazione troppo disattenta e alienata dai problemi reali – continua Ciotti – La situazione del settore? Semplice: aumentano i costi, sempre più committenti non rispettano i costi minimi di sicurezza e allungano i tempi di pagamento oltre i termini concordati; molte aziende hanno chiuso, altre sono sull’orlo del fallimento, altre sopravvivono in attesa di tempi migliori, ma queste ultime si trovano a dovere far fronte a decisioni illogiche come lo spuntare di nuovi divieti oppure la realizzazioni di infrastrutture inidonee come il lavaggio o le nuove pese”.

La principale sigla degliautotrasportatori analizza, punto per punto, le criticità del sistema viabilità: “L’imposizione del senso unico in Via Covetta è l’esempio primario. E’ una scelta fallimentare che sta gravando solo sul trasporto locale e che peraltro è stato rispettato dai soli trasportatori locali mentre, da alcune indiscrezioni, ci risulta che veicoli di aziende non del territorio, nell’illegalità più assoluta continuano totalmente ad ignorarlo. Ma non è certo l’unico esempio – spiega ancora il Direttore degli Artigiani – che può essere preso in considerazione; la stessa realizzazione delle pese, sbagliata nella progettazione a causa di eccessivi cordoli di cemento e alla illogica presenza di New Jersey, impedisce una accesso regolare all’impianto provocando danni ai veicoli. O ancora l’investimento su di un lavaggio dei mezzi che, anziché lavare, continua a sporcare e rovinare le carrozzerie dei veicoli e ne opacizza i parabrezza e gli specchietti retrovisori, mettendo a rischio la circolazione dei mezzi stessi. Situazione che ci ha indotto a valutare insieme ai nostri legali di agire attuando tramite una Class Action, per l’ottenimento dei risarcimento danni subiti”. Esiste anche un delicatissimo problema sicurezza per l’accesso all’area del Porto. “L’accesso ad entrambi i varchi del Porto – nota Ciotti – è totalmente privo di un area in cui i mezzi in attesa di ingresso possano sostare in sicurezza senza innescare rischi per circolazione stradale. Problematica, che non troverà soluzione nei fondi persi per la realizzazione del Water Front, e per la quale da più di un anno, abbiamo fornito una soluzione valida e senza costi aggiuntivi per la comunità, ma che al momento non è ancora stata attuata. Siamo passati dalla fase della concertazione a quella dell’arroganza per la quale il Comune decide in autonomia malgrado si facciano presenti le incongruenze delle scelte. Durante la nostra Assemblea sono emerse sensazioni di agitazione complessiva, bisogna capire che le imprese locali, lavorano sul nostro territorio e se da una lato queste devono mediare la loro attività con il contesto cittadino, è altrettanto vero che il contesto cittadino deve concepire e tollerarne la presenza”. L’arringa finale di Fita-Cna porta gli autotrasportatori ad invitare “il Sindaco sui nostri mezzi per fargli vivere in prima persona, per un giorno, la vita dell’autotrasportatore” e a chiedere un incontro urgente: “Abbiamo bisogno di risposte e di concordare assieme la soluzioni di alcuni probleminevralgici – raccoglie le richieste degli autotrasportatori Ciotti – in caso contrario siamo pronti al bloccare il traffico, partendo proprio da via Covetta”.