“È giusto programmare un piano sviluppo per la crescita dove si toccano temi importanti come quelli discussi dal Governo Monti nelle ultime ore, ma si deve capire che tutti questi provvedimenti hanno prospettive che riguardano il futuro, i loro effetti si avvertiranno non nell’immediato. Ciò che resta urgente, ma che poco urgente è nell’agenda del Governo, è dare la possibilità agli enti locali di sbloccare e utilizzare i crediti verso le imprese che altrimenti non potranno neanche arrivare agli obiettivi che oggi il Governo programma con il piano sviluppo.”
È quanto afferma il Presidente di UNCEM Toscana (Unione Nazionale Comuni Enti Montani) Oreste Giurlani commentando le urgenze dell’agenda del Governo, che poi aggiunge: “Tantissime imprese, cioè, morirebbero prima ancora di mettere in atto le misure che oggi il Governo discute. Ci sono aziende ad esempio in Toscana, che aspettano 600 giorni per ricevere liquidità, e sono destinate a chiudere. Le urgenze oggi sono queste, e, una volta risolte, daranno un grande senso alle misure per lo sviluppo e la crescita, altrimenti il sistema resterà drammaticamente impallato, e le piccole e medie imprese soprattutto dei territori montani non vedranno via d’uscita.”
“Si sente parlare di via d’uscita dalla crisi – aggiunge – ma per ora complessivamente in Italia si assiste ad un crollo della produzione industriale, un segno meno nei consumi, lavorano 22 milioni di italiani su 60. Anche in Toscana la situazione è pesante. Se non si attua un cambio di passo nelle decisioni del governo, proponendo iniziative come la riduzione del prezzo della benzina, la difesa degli impianti industriali, e in primis lo sblocco dei pagamenti della Pubblica amministrazione, si rischia di cadere in un baratro.”