Giacomo Facchini è un giocatore della Pallavolo Massa. Si allarga la colonia di ex Camaiore che nella prossima stagione vestiranno la maglia della Pallavolo Massa. Dopo il tecnico Luca Tazzini, Marco Poli e Francesco Ceccherini, anche Facchini ha accettato la proposta della società del patron Vullo che, con questo innesto, aggiunge gioventù, talento e soprattutto tanto equilibrio difensivo. Ma ecco le prime parole di Giacomo Facchini da giocatore di Massa.

Da Camaiore a Massa con che aspettative?

“Sono entusiasta della chiamata di Massa. Avevo diverse altre offerte ma in pochi giorni ho scelto la proposta del patron Italo Vullo perché è ambiziosa e perché ritrovo persone a cui sono molto legato come il coach Tazzini ed i miei compagni Poli e Ceccherini”.

Ti va bene se diciamo che da te Massa si attende soprattutto equilibrio?

“Direi di si. Il mio punto forte è ricezione e difesa. Nel mio primo anno in B2 sono migliorato anche in attacco ma le mie caratteristiche rimangono quelle e penso che Luca Tazzini mi abbia voluto nel progetto Massa proprio perché conosce le mie doti in difesa e ricezione”.

Sei giovane di età anagrafica ma anche come curriculum pallavolistico. Cosa ti ha insegnato il tuo primo anno in B2?

“Moltissimo perché allenarsi e giocare con  atleti e soprattutto uomini di volley come Riccardo Fenili e Marco Poli non può che aiutarti a crescere. Del mio primo anno in categoria ho solo ricordi positivi sia dal punto di vista tecnico che umano”.

Oltre a Tazzini, Poli e Ceccherini, chi conosci dei tuoi nuovi compagni?

“Conosco Pucciarelli e Lazzarini per averci giocato contro fin dalle giovanili. C’è sempre stato un grande rispetto reciproco e penso che sarà molto facile integrarsi in un gruppo come quello di Massa”.

Sei nato a Livorno ma hai quasi sempre giocato in squadre pisane. Sei uno che non teme le sfide?

“Sono nato a Livorno ma ho sempre vissuto a Pisa e mi considero pisano. Comunque non sento molto quel tipo di campanilismo. Diciamo che ho anticipato lo spirito della provincia allargata verso cui le riforme del Governo sembrano portarci”.