Il nuovo argine sul Magra dovrà garantire Aulla dal rischio di esondazioni. Il suo principale obiettivo sarà dunque la sicurezza. Ma quest’opera si inserirà nel contesto cittadino e quindi dovrà essere realizzata in modo da renderla il più possibile integrata con l’ambiente circostante. Di questo ultimo tema si è parlato nel corso di un incontro svoltosi in Regione.
Alla vigilia dell’avvio dei lavori di costruzione dell’argine il presidente Enrico Rossi, l’assessore all’urbanistica Anna Marson e il sindaco di Aulla Roberto Simoncini hanno concordato, insieme ai tecnici regionali, di predisporre in tempi rapidi un intesa per l’ attivazione di ogni utile iniziativa capace di favorire l’inserimento dell’opera nel paesaggio e, anzi, di offrire un’occasione di espressione artistica anche attraverso il ricorso a specifiche tecniche architettoniche e paesaggistiche (per esempio la cosiddetta land art, arte del territorio) . Nell’accordo sarà prevista anche la realizzazione di un parco fluviale attrezzato lungo il fiume.
Il presidente, nelle vesti di commissario per la ricostruzione ha annunciato che nei prossimi giorni saranno individuate e messe a disposizione le risorse necessarie a questo intervento. I tre km di argine potranno quindi assolvere alla loro funzione protettiva offrendo però anche stimoli visivi e artistici e garantendo uno spazio di fruibilità per chi vorrà passeggiare lungo il fiume.