La giunta regionale ha varato con una delibera approvata nel corso dell’ultima seduta le Linee guida per l’affidamento dei servizi alle cooperative sociali di tipo B, in applicazione al protocollo d’intesa siglato nel 2010. Le cooperative di tipo B sono aziende non profit, senza scopo di lucro, che come finalità statutarie si propongono l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate. I soggetti svantaggiati devono rappresentare almeno il 30% dei lavoratori della cooperativa e, compatibilmente con il loro stato soggettivo, devono essere soci.
“La Regione Toscana ha posto crescente attenzione ai percorsi di inserimento lavorativo delle persone svantaggiate – dice l’assessore al diritto alla salute Daniela Scaramuccia – nella consapevolezza che la funzione lavorativa rappresenta un elemento fondamentale per il benessere e per un miglior esito dei percorsi di recupero e riabilitazione. Occuparsi di chi è più fragile, di chi fa più fatica, è un valore di per sé, che dovrebbe stare alla base della società. Le cooperative sociali lo fanno con un ulteriore plusvalore e svolgono un ruolo di pubblica utilità”.
Il protocollo siglato nel 2010 prevede che aziende sanitarie ed Estav affidino l’8% dell’importo delle forniture di beni e servizi alle cooperative sociali di tipo B, tramite convenzioni, e clausole sociali all’interno delle gare di appalto. Come previsto dal protocollo, è stato costituito un gruppo tecnico, composto da rappresentanti di tutte le parti firmatarie del protocollo, che ha individuato le aree di attività (pulizie, segreteria, manutenzione, servizi di ristorazione, ecc.) affidabili alle cooperative di tipo B che impieghino soggetti svantaggiati (persone con dipendenze patologiche, carcerati ammessi a misure alternative alla pena, soggetti con problemi di salute mentale); e ha stilato le Linee guida, che descrivono due diverse procedure di affidamento: per le forniture di beni e servizi di valore inferiore alla soglia comunitaria è prevista la possibilità di stipulare convenzioni con le cooperative sociali di tipo B iscritte all’albo regionale; per la fornitura di valore pari o superiore alla soglia comunitaria è prevista invece la possibilità di inserimento, fra le condizioni di esecuzione delle gare di appalto e dei capitolati, delle cosiddette clausole sociali, ovvero clausole che prevedono l’obbligo di impiego di persone svantaggiate da parte degli aggiudicatari delle gare di appalto.
La Regione Toscana ha in programma la realizzazione di incontri formativi e seminari per la presentazione delle Linee guida sul territorio, per favorire una larga ed effettiva applicazione delle indicazioni in esse contenute: applicazione che verrà monitorata dal gruppo tecnico.