“I Repubblicani a Carrara ci sono ancora, malgrado l’inevitabile costo che la recente conclusione del processo di riunificazione del PRI ha comportato”, così commenta il segretario Maurizio Da Mommio, soddisfatto di aver portato a casa un proprio rappresentante comunale nonostante tutto. Complimenti al Sindaco Angelo Zubbani candidato della medesima coalizione, ma anche la convinzione che al movimento repubblicano carrarese sia ora affidato il compito d’essere la coscienza critica dell’Amministrazione . Cocente sconfitta invece per Claudia Bienaimé che avrebbe sperato almeno in un ballottaggio e sostiene che un elemento di protesta nei confronti del rieletto primo cittadino sia certamente rappresentato dall’astensione. L’ex candidata di “Carrara bene Comune” tiene comunque a sottolineare che la sua opposizione non tradirà mai quegli elettori che le hanno accordato fiducia. “Avevamo dichiarato che c’era un’emergenza etica in questa città”, ribadisce, “e siamo convinti che questa c’è ancora, un fatto che ci darà la forza di andare avanti con determinazione. Il nostro lavoro comincia ora”. Dal Pcl intanto Paolo Vannucci annuncia che il suo partito dovrà aprire una seria discussione sulle modalità della partecipazione e sugli strumenti della propaganda elettorale. Zubbani sarebbe passato malgrado l’offensiva dichiaratagli da un ampio schieramento di forze; rieletto nonostante la devastazione ambientale e sociale del territorio, nonché le infiltrazioni mafiose della “Strada dei Marmi”, e seppur in presenza di un astensionismo che ha sfiorato il 40%: lo Zubbani bis si presenterebbe insomma come un paradigma dell’enorme influenza dei “poteri forti”. Completamente contro chi ha condotto la campagna elettorale contro la coalizione di Zubbani invece è Mauro Rivieri, ex compagno di partito di Nicola Franzoni e fondatore di “Libertà e diritti” a Massa è proprio con Fli che se la prende maggiormente: “Il risultato dell’amministrative di Carrara”, afferma, “è lo specchio della situazione a livello nazionale dove i votanti hanno escluso partiti come il FLI, privi di programma e di progetti, quel FLI che a Carrara ha fatto una campagna elettorale basata su accuse, diffamazioni e denuncie, senza un solo progetto atto a cambiare e risolvere i gravi problemi economici occupazionali”. E brucia ancora il commissariamento del Coordinamento Provinciale di Massa e Carrara, proprio da Rivieri rappresentato e che in proposito dichiara: “Riteniamo che la responsabilità di questa campagna elettorale fallimentare non sia da imputare solamente al candidato sindaco Franzoni, ma anche alla volontà del Coordinatore Regionale Angelo Pollina e del suo vice Matteo Simoni.