Le circoscrizioni così come le abbiamo viste fino ad oggi sono state abolite dal governo. Via presidenti, consiglieri e segretari. Tutto accentrato nell’organismo comunale per risparmiare costi e per evitare di mantenere in piedi un apparato senza risorse da utilizzare. A Carrara però è già pronta una manovra per mantenere il filo diretto tra comune ed elettori a livello di quartiere e di frazione. Si chiama Consiglio dei cittadini ed entrerà in vigore dalla prossima amministrazione. Un percorso per avvicinare i cittadini alla vita politica della città con qualche importante novità: potranno votare tutti i cittadini a partire dai 16 anni compresi gli extracomunitari che risiedono in città da almeno 5 anni. E poi una lista unica in cui potranno candidarsi cittadini senza obbligo di appartenenza ad un partito. Fin qui gli aspetti positivi, ma non mancano le ombre nel progetto. Le elezioni per i consigli si terranno sei mesi dopo l’elezione del sindaco su indicazione del consiglio comunale che dopo due anni ha il potere di verificare il funzionamento ed eventualmente sciogliere i consigli. Altri dubbi sono legati alle modalità con cui si eleggono gli 11 consiglieri; tutta la procedura per quanto normata sarà disciplinata dalla volontà politica del consiglio comunale. Starà quindi alla politica e ai partiti scegliere quanto investire sul nuovo strumento di partecipazione. E a sentire gli umori nelle stanze, c’è poco di rassicurante…