servizio completo alla pagina telegiornale 30.08.11

Dopo oltre 7 ore di vertice tra PDL e Lega ad Arcore la manovra-bis da 45 miliardi è stata stravolta; nella sostanza restano le ristrettezze sulle pensioni, i tagli agli enti locali e la cancellazione per via costituzionale di tutte le province. Inizialmente si prevedeva il taglio immediato di quelle sotto i 300 mila abitanti o sotto i 3 mila km quadrati, tra cui Massa Carrara, e di 1900 piccoli comuni. Una norma che aveva creato scompiglio ed avrebbe ridisegnato i confini geografici. Il territorio apuano, in quel caso, era destinato ad essere controllato dalla provincia di Lucca.

“La decisione non può prescindere dal coinvolgimento diretto delle istituzioni – ha dichiarato il presidente Angeli – che di quelle popolazioni sono la diretta emanazione”. E a chi crede in un forte risparmio economico il presidente specifica che le province italiane incidono solo l’1,5% sul totale della spesa pubblica. Di sicuro i cittadini preferiscono questa nuova parte della manovra, ossia l’abolizione di tutte quante le province.

Resta inoltre da capire che fine faranno tutte le altre istituzioni ed uffici a dimensionamento provinciale che sono essenziali per i territori, dai comandi delle forze dell’ordine, ai Vigili del Fuoco, azienda Sanitaria, Agenzia delle Entrate, Poste Italiane, direzioni provinciali Inps, Inail. Domani a Palazzo Ducale si terrà un incontro istituzionale proprio dedicato alla proposta di soppressione delle province.