La provincia pare senza soldi e mette in vendita i suoi palazzi storici, tra ex caserme, case cantoniere e appartamenti, per recuperare 9 milioni di euro. La notizia è stata diffusa, non senza polemiche, dal consigliere del PdL di Massa Stafano Benedetti, che parla anche di un’asta pubblica fissata per il 7 ottobre prossimo e del palazzo di via Cavour tra i beni che la provincia metterebbe in vendita, ad un prezzo sembrerebbe stracciato. Solo  2 milioni e 879 mila euro per 1500 metri quadri, corte interna e parcheggio. Ma non sarebbe il solo: la palazzina di via Farini a Carrara che arriva all’asta a 1 milione 660 mila euro e l’ex caserma dei carabinieri di Pontremoli, da vendere per 1 milione 500 mila euro. Dalla provincia arriva immediata la risposta: <<Una procedura non nuova quella dell’alienazione dei beni_ spiega l’assessore al bilancio Sara Vatteroni_   nata già un anno fa e dettata da una scelta di bilancio precisa.  Non è una procedura adottata solo dalla Provincia di Massa Carrara, visto che il governo ha proposto di cartolizzare addirittura il Colosseo. Nel nostro caso – prosegue Vatteroni – la scelta della vendita è anche valorizzativa. Ritengo che quando un edificio non è più fruibile e non è possibile intervenire per conservarlo e mantenerlo sia meglio procedere alla sua alienazione. Se avessimo voluto fare soltanto “cassa”, come ci accusa il consigliere del PdL  la scelta non avrebbe preso in considerazione gli immobili messi all’asta, ma sarebbe sicuramente ricaduta sulla vendita di Villa Cuturi a Marina di Massa” . Sempre in risposta alle accuse del consigliere Benedetti e in particolare in merito al livello dei valori posti a base d’asta,  dagli uffici tecnici di Palazzo Ducale precisano che, per quanto concerne gli edifici storici, la loro stima è stata realizzata dall’Agenzia del Territorio, nell’ambito di una convenzione, siglata nel 2009 con la Provincia. Benedetti accusava la provincia anche di non aver pubblicizzato l’asta e di non aver coinvolto la cittadinanza nella procedura: da Palazzo Ducale spiegano che la divulgazione della procedura deve avvenire, come dice la legge, dopo la pubblicazione del bando, attualmente reperibile anche sul portale della provincia e che, comunque, la promozione avverrà nei prossimi giorni mediante affissione di 100 manifesti su tutto il territorio provinciale e su numerosi quotidiani locali e nazionali.