La Eaton prende tempo per capire se sarà possibile concedere o meno la sala riunioni all’interno della fabbrica, da cui lo scorso 9 agosto ha allontanato gli operai che la occupavano da mesi. La richiesta di poter continuare ad utilizzare la sala era arrivata subito dopo il blitz dei vigilanti privati, da parte dei sindacati: la Eaton ha accettato di incontrarsi con le istituzioni locali e con la Rsu del lavoratori ieri mattina, negli uffici dell’assessorato al lavoro della provincia di Massa Carrara. È stato l’assessore Raffaele Parrini a ricevere la dottoressa Susanne Martson, responsabile della sicurezza per tutti gli stabilimenti europei Eaton. Pare che concedere l’utilizzo di una parte della fabbrica non sia possibile per motivi di sicurezza, in pratica l’azienda ha chiuso i cancelli per evitare che qualcuno si faccia male durante le operazioni di dismissione definitive. Ma la soluzione potrebbe essere quella di esonerare la Eaton da qualsiasi responsabilità, esclusivamente sull’area della sala riunioni. Per questo i legali dei sindacati stanno elaborando in queste ore un documento che verrà poi inviato a Cliveland e sarà esaminato anche dagli avvocati dell’azienda. La Eaton rimane scettica, i lavoratori speranzosi In attesa che l’azienda dia la sua risposta i lavoratori chiedono al sindaco di Massa l’utilizzo della sala del consiglio comunale per l’assemblea di mercoledì 31 agosto alle 14