Sono tornati i nomadi in via Pellegrini, strada parallela alla ferrovia in zona stazione e hanno occupato ancora una volta il grande parcheggio sotterraneo in ristrutturazione, che fu oggetto di un blitz della Polizia lo scorso 3 agosto 2010. È passato un anno, dunque, e nulla è cambiato per i residenti di quella palazzina che subiscono i disagi di una zona ormai degradata e abbandonata a se stessa. Il fatto è tanto più grave perché lì sotto, in quel parcheggio, vivono minori in condizioni igieniche disastrose. Fu la Digos un anno fa a sgomberare il parcheggio, dentro cui i nomadi avevano “costruito” veri e propri mini appartamenti, ricavati dai box per le auto. C’erano camera da letto matrimoniali, con comodini e armadi, ancora pieni di vestiti; l’area soggiorno, con il tavolo e i fornellini a gas su cui cucinavano e poi angoli del parcheggio utilizzati come servizi igienici, spazzatura accatastata, sporcizia ovunque. Dopo il blitz la Polizia aveva provveduto a chiudere tutte le entrate del parcheggio con delle reti, che oggi sono state tagliate e sfondate, affinché i nomadi potessero tornare a dormire in quella che per anni era stata la loro casa. Così da settimane si sono verificati anche numerosi furti, nelle abitazioni, dentro e fuori la palazzina, da cui periodicamente vengono asportati i pluviali e le canale.  I residenti hanno denunciato il fatto in questura e chiesto l’intervento immediato anche del comune di Massa. Non c’è solo il parcheggio di via Pellegrini, infatti, c’è anche via Minuto e l’intera zona della Stazione in pieno sfacelo, insicura, antigienica, perché i cassonetti rimangono pieni troppo a lungo e topi e ratti proliferano indisturbati. I piccoli rom passano le giornate in piazza o tra i rifiuti, con la gente che li guarda dalle finestre e che si chiede se l’amministrazione abbia pensato per loro ad un servizio di integrazione sociale, se andranno a scuola a settembre, se stanno bene in salute. Alla microcriminalità della zona, però, i residenti dicono “no”, considerando ingiusta la loro condizione di cittadini di serie B. Per il parcheggio sotterraneo, che la ditta appaltatrice dei lavori da anni non riesce a terminare, bisognerà adesso trovare un’altra soluzione. Vero è che finché rimarrà scoperto e inutilizzato, sarà facile covo per i senza tetto e per i chiunque sia in cerca di rifugio.