La provincia di Massa Carrara potrebbe recuperare nelle casse oltre 9 milioni di euro, valore complessivo posto a base d’asta di dieci, tra complessi immobiliari e appartamenti, dislocati su tutto il territorio provinciale. L’ente, come stabilito nell’avviso pubblicato dal settore finanze, bilancio e patrimonio, ha deciso di alienare gli edifici, alcuni dei quali considerati di pregio e di particolare interesse storico, artistico, socio ambientale e culturale. All’asta, già fissata per il prossimo 7 ottobre, finiranno un ampio immobile costituito da 5 unità, con tanto di corte interna, in centro storico a Massa, una palazzina storica ad Avenza, la ex caserma dei carabinieri di Fivizzano e Pontremoli, le ex case cantoniere di Licciana Nardi e Villafranca, un fabbricato rurale. L’avviso pubblico è finito alla Corte dei Conti a cui il consigliere comunale Stefano Benedetti chiede di intervenire perché il patrimonio storico non venga alienato e, in quel caso, di ricalcolare il valore reale ed effettivo dei beni sulla base dei prezzi di mercato. Secondo il consigliere del PDL, infatti, le cifre a base d’asta sarebbero troppo basse rispetto al valore commerciale. Inoltre, la provincia, per ripianare il bilancio, prima di mettere in vendita gli immobili dovrebbe effettuare una politica di tagli ad esempio, insiste Benedetti, riducendo gli uffici dirigenziali e del 50% lo stipendio del presidente della Provincia, degli assessori e il gettone di presenza dei consiglieri. Il rischio, per il consigliere, è che il patrimonio pubblico e storico vada disperso in una operazione che favorirà i soggetti privati e i soldi incassati dall’asta serviranno ad appianare i debiti.