Appena 4000 euro all’anno di fondi a disposizione del Tribunale, carenza di magistrati e di personale amministrativo; pensionamenti non sostituiti. Una situazione al collasso, rischia di paralizzare l’intero sistema giudiziario. «Viviamo in una situazione di emergenza pazzesca», aveva detto giorni fa il presidente del tribunale Maria Cristina Failla e oggi interviene il circolo di sinistra ecologia e libertà che dice: “tra le istituzioni essenziali per il buon funzionamento del paese la giustizia ricopre certamente un ruolo essenziale per un corretto percorso democratico”. Una realtà in sofferenze, quella della giustizia italiana, che ci riguarda anche da vicino: basta volgere lo sguardo al Tribunale di Massa per rendersi conto delle difficoltà, scrive Sel: carenze di organico, budget ridotto, pensionamenti non sostituiti, concorsi non espletati da anni. Uno stato di criticità, continua Sel, che non viene preso in considerazione dalle istituzioni locali e dagli stessi sindacati che ad oggi non hanno assunto iniziative e impegni per portare nelle sedi opportune i disagi del Tribunale massese e per sviluppare iniziative concrete per risolvere i problemi. Il circolo, inoltre, teme che una possibile ristrutturazione della giustizia possa portare ad una cancellazione del Tribunale di Massa (che ha competenze anche su quello di Carrara e Pontremoli) con un successivo accorpamento a quello di Genova o di Pisa penalizzando ancora una volta il nostro territorio e i nostri concittadini.