A Carrara, dal 1° giugno chiuderà anche il reparto delle camere paganti al 7° piano del monoblocco ospedaliero: la Regione starebbe concretamente smantellando il nosocomio cittadino. La denuncia proviene dal consigliere de La Destra Gianni Musetti che sottolinea come siano dovuti intervenire anche i carabinieri intorno alle 20 di ieri sera, per dissuadere una donna in carrozzina che minacciava di gettarsi dal settimo piano dell’ospedale di Carrara. “La motivazione del gesto estremo è drammatica e vergognosa”, sostiene Musetti, “vogliono chiudere il reparto delle camere paganti, trasferendolo a Pontremoli ed impedendo di fatto alla signora disabile, di vedere sua sorella in coma, lì ricoverata”. Questo non sarebbe che l’ultimo degli atti più scellerati della direzione De Laurentis-Rossi, secondo il consigliere, l’ennesimo, volto a dimostrare come la strada imboccata dalle Regione sia quella di chiudere, prima del tempo, l’ospedale di Carrara, a favore dei centri di Lunigiana e di Massa: tutti gli interventi su Carrara sarebbero al contrario sospesi o trasferiti in altre città o nelle vicine province. Oltre a questo una stangata avrebbe colpito anche le Rsa: quando necessiteranno dell’ambulanza per visite specialistiche gli anziani degenti, anche se disabili, dovranno pagare con risorse proprie. “Non ci sono soldi”, ironizza Musetti, “o i pazienti saranno in pericolo di vita, potendo motivare così l’intervento del 118, oppure dovranno saldare la fattura. Queste le conseguenze del Buco dell’Asl”, prosegue il consigliere, “mentre i politici che hanno nominato i direttori e i revisori, sono ancora a piede libero: ora basta”, conclude, “la mobilitazione inizierà a partire dalla prossima settimana”.