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Obiettivo: standardizzare tutti i servizi ai dati delle altre asl toscane per superare l’enorme disavanzo e poter reinvestire sulle prestazioni da fornire ai cittadini. E’ un traguardo ambizioso, ma realistico e necessario a far tornare la sanità apuana a livelli di eccellenza. Se ne è parlato questa mattina ad una tavola rotonda organizzata dalla CGIL e a cui hanno preso parte, tra gli altri, l’assessore regionale Daniela Scaramuccia, la direttrice Asl De Lauretis, i sindaci di Massa e Carrara Roberto Pucci e Angelo Zubbani. I settori su cui agire sono noti: il costo procapite superiore di circa 200 euro alla media regionale, l’ospedalizzazione, la spesa farmaceutica, i trasporti, tutti oltre la media. Ma la dirigenza della Asl 1 dovrà allo stesso tempo riportare a parametro anche i servizi peggiori. Tutto contando di contenere la spesa di un 3% sul bilancio 2010, cioè tra i 10 e i 15 milioni di euro. Si procede ad alcune modifiche, riorganizzando e accorpando reparti, in attesa del PAL.

 Ma attenzione, la riorganizzazione e il contenimento dei costi possono avvenire a prescindere dal nuovo ospedale unico.

C’è poi il capitolo personale, il 50% delle spese totali della Asl; anche i dipendenti non si salvano dalla riorganizzazione perché il numero deve seguire lo standard regionale. Caso a parte quello degli OSS.

 Infine, non meno importante i servizi territoriali, unico punto in cui ancora non si è risparmiato e solo le sedi dei distretti costano alla asl 50 mila euro. su questo tema si lavorerà molto, soprattutto in vista del nuovo ospedale per acuti.