Come già annunciato, questa mattina una delegazione di esponenti di Futuro e Libertà per l’Italia, Mauro Rivieri, Nicola Franzoni, Guido Palmerio e David Chiapuella ha incontrato il  procuratore della Repubblica di Massa-Carrara Aldo Giubilaro per esporgli le situazioni di illegalità e illiceità  che caratterizzerebbero gli enti pubblici. La Progetto Carrara, che avrebbe compiuto violazioni in materia di appalti e subappalti, simili a quelle che stanno emergendo alla luce delle indagini in corso sulla Erre Erre riguardo l’ingresso del socio privato Delca; primo tra tutti, circa la Progetto Carrara, quello ottenuto senza gara d’appalto per la gestione dei parcheggi. Dalla situazione di incompatibilità in cui si troverebbero il direttore generale del Comune di Carrara Marco Tonelli e l’amministratore delegato della Progetto Carrara Cesare Tazzini, Fli sarebbe poi passata ad illustrare al Procuratore
i costi delle municipalizzate, riguardo ai quali ha voluto sottolinerare la necessità di ridurre ad una sola la retribuzione  di coloro che siedono contemporaneamente in più consigli di amministrazione, ferma restando la necessità di evitare il cumulo d’incarichi. Grande spazio anche al settore cave, la presunta illegittimità del tavolo del marmo, evidenziando quanto la legge da sola imporrebbe:  rilascio di concessioni tassate in base al valore venale del marmo, bontà e legalità del regolamento degli agri marmiferi esistente prima del 2002. Ancora, la questione relativa all’area Caravella di Marina di Carrara e infine, Sin provinciale improvvisamente dichiarato utilizzabile per le attività produttive, senza un’effettiva bonifica. Futuro e Libertà si è quindi impegnata con Giubilaro: raccoglierà tutte le denuncie presentate nell’arco degli ultimi anni, nella speranza che si arrivi a ravvedere ciò che non sarebbe altro che il frutto di un’azione politica circoscritta ad una stretta cerchia di uomini che, raddoppiando, triplicando e scambiando tra loro incarichi di governo in maniera concordata e continuata  controllerebbero la città attraverso una sorta di dittatura economico-amministrativa.