C’erano tutti tranne noi: è questo in estrema sintesi il resoconto che il presidente della commissione marmo del comune di carrara Nicola Marchetti fa della sua trasferta a Milano, dove la scorsa settimana ha partecipato all’l’Assemblea Generale di CONFINDUSTRIA MARMOMACCHINE. Un appuntamento di grande richiamo per gli imprenditori del settore, non solo perché in quella sede si eleggono i rappresentanti dell’associazione ma anche perché l’assemblea rappresenta un importante momento di confronto e scambio tra esperienze provenienti da tutto il paese. Questa mattina, intervenendo davanti ai consiglieri della sua commissione, Marchetti ha raccontato appunto che dal distretto apuo-versiliese si sono presentati a Milano, sede della riunione, solo una manciata di imprenditori: “A parte Ciro Gaspari e altre 4-5 aziende, non c’era nessuna ditta apuana, men che meno i cosiddetti big del lapideo”, ha segnalato Nicola Marchetti, aggiungendo che questa assenza non è passata inosservata. “La cosa che mi ha colpito è come non solo gli altri distretti ma anche il presidente nazionale di confindustria marmomacchine abbiano rilevato la latitanza degli imprenditori del nostro territorio”, ha precisato il presidente della commissione Marmo, definendo “imbarazzante” tale assenza. “Nel resto del paese, quello apuo-versiliese è considerato il distretto per eccellenza del settore lapideo e molti imprenditori delle altre regioni mi hanno avvicinato per dirmi che, senza Carrara, l’assemblea perde molto del suo interesse”, ha raccontato Marchetti. Una sottolineatura che ha acceso il dibattito tra gli esponenti della commissione, i quali però, a iniziare dalla prossima settimana, avranno altro di cui discutere. Lunedì è in programma il tavolo del marmo, con la difficile trattativa sulle tariffe, mentre entro la prossima settimana i commissari avranno il compito di “ripassare” il regolamento degli agri marmiferi, con particolare attenzione alle modifiche approvate dopo il 1994 e alla situazione dei beni estimati.