Bene il passo avanti della Regione sull’acquisizione degli stabilimenti della ex Eaton di Massa, ma a che punto è invece la ricognizione per individuare nuove imprese disposte ad aprire in quell’area assorbendo i 300 lavoratori ex Eaton? Se lo domandano i Consiglieri regionali del Pdl Jacopo Ferri e Nicola Nascosti (Vicepresidente della Commissione regionale sviluppo economico) insieme al Capogruppo del Pdl al Comune di Massa Corrado Amorese all’indomani della notizia dell’affidamento da parte della Regione a Fidi Toscana del mandato a verificare la fattibilità dell’acquisto dell’area.

«Si tratta del primo passo ufficiale per acquisire l’area – commentano i tre esponenti del Pdl – e come tale lo accogliamo positivamente, anche se non possiamo non osservare con soddisfazione l’accelerazione impressa a questa vicenda dalla storica visita effettuata negli stabilimenti vuoti lunedì scorso dal ministro per le infrastrutture Altero Matteoli, convinto sostenitore che un corretto approccio istituzionale delle istituzioni a questa importante vicenda favorirà la soluzione del problema».

Anche perciò, in quella circostanza il ministro ha assunto impegni precisi, volti soprattutto a salvaguardare la forza lavoro andata perduta con la chiusura della multinazionale statunitense: 300 unità tra cui 90 quarantenni per i quali a fine anno scadrà la mobilità. «Oltre ad essersi impegnato nella velocizzazione dell’erogazione dei dieci milioni di euro dell’accordo di programma – ricordano Ferri, Nascosti e Amorese – Matteoli ha promesso un interessamento presso il ministro del lavoro Maurizio Sacconi per tentare di reperire fondi aggiuntivi per prorogare la mobilità soprattutto per i dipendenti over 40, a garanzia dell’interesse bipartisan che l’intera vicenda Eaton riscuote».