Per i sostenitori di Futuro e Libertà la serata di ieri ha permesso loro di incontrare il proprio leader il presidente della Camera Gianfranco Fini arrivato direttamente da Savona per presentare il suo libro “l’Italia che vorrei”, un manifesto politico di quello che dovrebbe essere il centro-destra per l’ex-segretario di Alleanza Nazionale. Durante l’incontro non si è mai affrontato direttamente il tema delle elezioni amministrative ma Fini ha preferito ragionare dei grandi temi di politica nazionale. Davanti ai 600 invitati la prima riflessione è stata una indiretta assicurazione sulla posizione di Fli all’interno del terzo polo nell’ottica di spaccare quello che la terza carica dello stato ha definito: un bipolarismo muscolare. “La propaganda finisce di prevalere sulla politica” – ha affermato – allontanando sempre più anche i giovani. Prima di toccare i temi dell’attualità Fini ha sottolineato la posizione del proprio partito “autenticamente” di centro destra. L’attualità poi richiama inevitabilmente al ruolo del nostro Paese nello scenario libico, Fini si lascia andare anche ad un commento sulle richieste della Lega, definendole, “perla ultima in questo rosario di brutte figure”. Non solo politica generale e ruolo di Futuro e Libertà nel nascente terzo polo ma rivendicazioni di partito come la proposta per modificare la legge sul lavoro. Infine, prima di salutare la platea dopo un’ora di intervento, Fini ha commentato anche il rapporto tra politica e giustizia.