Con l’ausilio di un ispettore libero dal servizio, che non ha esitato a gettarsi all’inseguimento dell’autore prima di un furto e successivamente di una minaccia con armi per guadagnarsi la fuga, la squadra del Comando di polizia carrarese si è resa protagonista di un arresto degno di una fiction televisiva. Tutto ha avuto inizio giovedì scorso nel comune di Ortonovo, quando un trentenne, autista di una ditta distributrice di alimenti e bevande, stava provvedendo ad una consegna presso un bar. In quel momento, a sua insaputa il marsupio che aveva lasciato incustodito sul sedile gli veniva rubato. Solo un messaggio sul proprio cellulare lo avrebbe aiutato ad accorgersi del furto subito: la sua banca infatti lo avvisava che sulla sua carta di credito era appena stato effettuato un prelievo di 100 euro per un acquisto avvenuto presso un noto negozio di calzature sito all’altezza della rotatoria di Turigliano. Solo così l’uomo, stupefatto, ha realizzato di non avere con sé il marsupio contenente effetti personali, ma anche il portafogli la carta di credito, il bancomat e circa 100 euro in contanti. Non lontano dal negozio, ha deciso di recarvisi immediatamente e, giunto sul posto, i gestori gli hanno subito indicato l’acquirente, tra l’altro ancora in giro per gli scaffali. Alla richiesta di restituirgli il portafogli rivoltagli dal trentenne derubato, l’autore del furto, fingendo in un primo momento di acconsentire ma avviandosi contemporaneamente verso la porta, una volta raggiunta l’uscita, gli ha puntato contro un coltellino a serramanico, per poi darsi ad una fuga precipitosa. Proprio in quel momento stava passando un ispettore del Commissariato che, udite le richieste d’aiuto, non ha esitato a lasciare la propria auto per darsi all’inseguimento del ladro che stava fuggendo verso il Viale XX Settembre in direzione monti. Nel frattempo era giunta sul posto la Volante che, insieme all’ispettore, è riuscita ad immobilizzare il fuggiasco nei pressi dell’ingresso del cimitero di Turigliano, che intanto aveva tentato di disfarsi del giubbotto e del portafogli rubato. Nelle concitate fasi dell’inseguimento, l’ispettore libero dal servizio ha riportato un lieve infortunio, per il quale è stato giudicato guaribile in 10 giorni. L’autore del furto è risultato poi essere un quarantaseienne di nazionalità algerina, residente a Livorno con regolare permesso di soggiorno. In seguito ad accertamenti presso gli archivi elettronici, l’uomo è risultato essere destinatario di un ordine di esecuzione di un anno di pena detentiva del Tribunale di Livorno, poiché evaso dagli arresti domiciliari. Oltre a ciò inoltre la presenza di una Opel Corsa poco lontano ha insospettito gli agenti, che vi hanno poi scoperto a bordo una diciassettenne, figlia della convivente dell’uomo e non estranea all’operazione del furto. Per questo motivo, mentre il quarantaseienne è stato recluso presso la Casa Circondariale di Massa, la ragazza, seppur affidata alla madre è stata anche segnalata a piede libero alla procura presso il Tribunale dei Minorenni di Genova per concorso in furto aggravato.