Il duello tra il consigliere regionale pdl Jacopo Ferri e la commissaria de Lauretis ad ogni turno si arricchisce di elementi sempre nuovi: feroce è l’attacco dell’esponente politico di centro destra che afferma come solo spudorate logiche di sudditanza politica abbiano finora mosso le azioni della de lauretis, che, per obbedire ai biechi diktat del presidente Rossi non ha fatto altro che tagliare e spostare reparti e forza lavoro e come si arrampichi sugli specchi per giustificare tutto il proprio operato. Jacopo Ferri invita la de Lauretis a recarsi a Pontremoli, come del resto ha già fatto e a parlare apertamente con i cittadini in un confronto pubblico per spiegare la logica dei tagli fin qui portati avanti. Pesante è l’elenco che Jacopo ferri snocciola, a partire dal taglio del punto nascite, passando per la soppressione dei 16 posti nella RSA dell’ospedale vecchio, fino all’abolizione di numerosi servizi ambulatoriali di diversi specialisti. Afferma poi come sia diventato impossibile effettuare anche un semplicissimo esame come l’eco doppler e come si siano terribilmente allungati tutti i tempi di attesa e cita l’esempio di un ecg che richiede per 6 mesi di tempo. La morale della strumentalizzazione oramai è insostenibile secondo ferri e la de lauretis e Rossi dovrebbero andarsene al più presto, cosi come non è più sostenibile la politicizzazione della commissaria: risaputa secondo Ferri e assurdo l’ultimo episodio che ha visto la de Lauretis negare il diritto ad una lista elettorale di discutere di sanità in ospedale con gli operatori sanitari