“Escroquerie” in francese significa “fregatura”, ed è così che la squadra mobile di Massa ha deciso di nominare l’ultima sua brillante operazione, con la quale ha arrestato Sebastien Chipponi e Andrè Antoine Mezzana, colpevoli di aver manomesso migliaia di bancomat in tutta la Toscana e anche all’estero, per una truffa che supera i 5 milioni di euro. I particolari sono stati forniti dal dirigente della mobile Antonio Dulvi Corcione ,dal Procuratore capo Aldo Giubilaro e dal Pm Rossella Soffio. Mostrata l’intera attrezzatura con cui i due riuscivano a manomettere i bancomat : microtelecamera posizionata su una plafoniera che andava a coprire completamente la parte sovrastante la tastiera e skimmer, ovvero dispositivi che attaccavano con precisione alla bocca dei bancomat e da cui facevano passare le carte di credito. Gli skimmer registravano il codice, la telecamera il pin digitato. I dati passavano attraverso software di ultima generazione in un Pc. Poi venivano clonate le carte. Sebastien Chipponi, 34 anni, pluripregiudicato e Andrè Mezzana, 64 anni incensurato, entrambi di origine corsa, agivano sempre il venerdì notte: si recavano ai bancomat delle città di costa, predilette perché frequentate da molti turisti, li manomettevano e lasciavano che i dispositivi raccogliessero migliaia di dati. La domenica notte, a bottino fatto, tornavano alle porte dei vari istituti di credito e smontavano l’attrezzatura, di modo che il lunedì mattina la guardia giurata non potesse accorgersi di nulla. In questo modo hanno truffato clienti di Pisa, Pistoia, Viareggio, Massa e Carrara. Un’attività iniziata nel 2008 che gli ha fruttato milioni di euro: le carte venivano fedelmente riprodotte, riportando a volte il nome del vero proprietario e a volte un nome fittizio.
I soldi venivano spesi nei modi più svariati: vizi e capricci di ogni tipo sono stati per anni soddisfatti. Viaggi, auto, vestiti di marca, cene e pernottamenti in hotel dei più lussuosi d’Europa, senza mai farsi mancare la compagnia di splendide donne al seguito. Nel 2010 i due vengono casualmente fermati dalla polizia stradale di Pistoia: è un controllo di routine, dal quale però emerge il possesso di troppi attrezzi da lavoro, pinze e cacciaviti di ogni genere, fil di ferro, colle e pennelli. La polizia pensa si tratti di due semplici ladri e dopo due giorni, nonostante l’arresto, vengono scarcerati. Inizia la loro fuga, ma inizia anche l’indagine della Mobile di Massa. Mesi dietro a Chipponi e Mezzana, che tra l’altro girano con falsi documenti. In particolare Sebastien per anni aveva utilizzato l’identità di un poliziotto francese in servizio. Gli uomini di Corcione arrivano vicinissimi a prenderli, sul finire dell’anno, mentre soggiornavano in un lussuoso Hotel di Marina di Carrara, ma i due fuggono ancora e la Mobile riesce a recuperare solo il Pc, la plafoniera con la microcamera e gli skimmer, probabilmente appena smontati dal bancomat di uno degli ultimi colpi. Il 27 aprile il cerchio si chiude attorno ai due che vengono estradati dalla Francia in seguito ad ordine di cattura internazionale emesso dalla Procura di Massa Carrara, arrestati e associati alla casa di reclusione di Massa con l’accusa di ricettazione e possesso e fabbricazione di documenti falsi.