Alla Asl di Massa Carrara ci sarebbe un disavanzo di altri 20 milioni di euro nel bilancio 2011, il che significa prestazioni sanitarie ridotte, comprese le prestazioni aggiuntive dei medici ospedalieri che porteranno a liste di attesa di mesi e meno servizi per i cittadini. La denuncia è ancora dell’onorevole del PDL Lucio Barani che ha presentato tutta la documentazione relativa alle procure di diverse città e al procuratore nazionale antimafia. Come se non bastasse il governatore Enrico Rossi ha richiesto a Maria Teresa De Lauretis di ridurre i costi di 15 milioni di euro entro la fine dell’anno, mettendo a rischio il diritto costituzionale della tutela della salute. Nel frattempo, spiega l’onorevole, sono stati azzerati tutti gli obiettivi di attività aggiuntiva agli operatori con il risultato che le liste d’attesa sono arrivate a livelli insostenibili e si sono ridotti gli interventi chirurgici per mancanza di anestesisti. Sono anche annullate le convenzioni con i comuni per la gestione dei randagi. Barani è pronto a chiedere il commissariamento dell’assessorato regionale alla Sanità ed è sicuro che, al termine dell’inchiesta, saranno in molti a rimetterci, a partire dal presidente Rossi. Se si ritiene giusta la rimozione del direttore generale Delvino perché “non poteva non sapere”, dice l’onorevole del PDL, allo stesso modo Rossi, assessore alla Salute per dieci anni, “non poteva non sapere” quello che accadeva nelle aziende sanitarie della Toscana. Anche per quanto riguarda la costruzione dei quattro ospedali di Massa, Lucca, Prato e Pistoia, il consulente del SIOR ha ignorato i limiti di legge sul sub-appalto, quando è noto che il ricorso “selvaggio” favorisce infiltrazioni mafiose.