Sei mesi per una mammografia, quattro per una visita ortopedica e ancora dai cinque ai sei mesi per una risonanza magnetica, a seconda che si debba fare alle anche o all’encefalo: sono questi i tempi di attesa per i pazienti della asl della provincia di massa-carrara, secondo alcuni dati campione divulgati dai sindacati alla commissione sociale del comune di carrara. Per un cittadino che a metà aprile chiamava per prenotare una risonanza magnetica lomboscacrale, ad esempio, il primo appuntamento utile era a inizio settembre, a Lucca: una situazione che dimostra lo stato di difficoltà dell’azienda sanitaria locale numero uno, ancora nel pieno della bufera-bilancio. E i disagi non riguardano solo i tempi di attesa ma anche il fatto che, con i presidi di costa alla saturazione, molto spesso i pazienti sono costretti a spostarsi per gli esami nelle strutture periferiche della Asl, come villafranca o pontremoli, senza contare i casi in cui appunto si deve migrare fuori provincia. Secondo i sindacati infatti storicamente le liste di attesa per i pazienti apuani sono sempre state molto corte: solo dopo la scoperta del deficit da 270 milioni nelle casse della sanità la situazione si è aggravata, per di più in modo precipitoso. Colpa, dicono ancora i rappresentanti dei lavoratori, della mancanza di personale che, con le assunzioni bloccate, inizia a scarseggiare, dalle corsie alle sale operatorie. Il numero di oss e infermieri, ma anche quello dei medici insomma non sarebbe più sufficiente a rispondere alle esigenze del territorio e la situazione è destinata ad aggravarsi a causa del blocco del turn over: come a dire che i disagi per i pazienti della provincia di Massa-Carrara, sono appena iniziati