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 Presentato questo pomeriggio l’ultimo rapporto Irpet sull’economia di Massa Carrara. Il dato più significativo riguarda l’industria: i primi risultati del 2010 non sono incoraggianti e nei primi nove mesi dell’anno si sono registrate dinamiche peggiori di quelle segnate nel resto della regione.  La produzione industriale nel 2009 è scesa in provincia del 18,9%, quando nel 2008 il calo era stato del 3,8%. Il quadro è certamente quello di una grave crisi di settore ma poiché il peso dell’industria  nella provincia non è particolarmente rilevante, ha raggiunto nel 2009 appena il 17% dell’intero valore aggiunto provinciale, contro un peso regionale del 20%, il territorio non ci ha rimesso gran che. In pratica significa che le sorti dell’economia provinciale sono meno che altrove legate al comparto industriale e che poiché la crisi ha colpito soprattutto l’industria massa carrara si è in parte salvata dalla catastrofe.  È per questo che il Pil nel 2009 ha subito una caduta che, seppur grave, resta comunque inferiore a quella del resto della regione e del paese

 Il commento dell’assessore allo sviluppo economico della provincia Paolo Baldini è tutto sommato positivo. La crisi c’è e si è fatta sentire, ma meno che in altri paesi. Grave è invece l’atteggiamento di vittimismo che il territorio dimostra in troppe occasioni, dando una immagine peggiore di quella che in realtà è. Un atteggiamento, dice Baldini nel suo intervento, che non ha pagato, non ha portato risorse aggiuntive e ha influenzato la mentalità delle ultime generazioni, sfiduciate e convinte a non riporre nella loro provincia le loro aspettative di vita e incentivate dalle stesse istituzioni all’esodo. Eppure, conclude Baldini, il territorio ha grandi potenzialità: la materia prima marmo, la risorsa mare e l’entroterra lunigianese come enormi volani di sviluppo.

 Punto di forza, nonostante tutto, dai dati Irpef risultano le presenze turistiche che sono tornate a crescere dopo la flessione del 2008 facendo della provincia l’area  che ha realizzato su questo fronte i milioni  risultati della Toscana