E’ andato avanti ore il dibattito sulla sanità di Massa Carrara in consiglio regionale durante il quale sono state presentate e discusse le due relazioni finali di maggioranza e minoranza della commissione di inchiesta sul buco di bilancio. Il governatore Enrico Rossi ha esaltato il sistema sanitario toscano capace di far fronte ad un ammanco di 260 milioni, senza aggiungere tasse o ticket, ha parlato di una sanità toscana che esce a testa alta dalla vicenda e di controlli di bilanci rigorosi che non possono essere messi in discussione. Un consiglio regionale che concorda sulla ricostruzione dai fatti e sul migliorare il sistema dei controlli dei bilanci delle Asl, ma non sulle valutazioni politiche. L’assise ha approvato, a maggioranza, la risoluzione firmata dai gruppi del Centrosinistra (Pd, Idv, Fds-Verdi e Misto) collegata alla relazione della commissione da cui “si evincono responsabilità degli amministratori aziendali, del direttore generale, del collegio dei sindaci revisori e delle società di revisione”. Assolto il presidente Rossi che per primo ha denunciato i fatti e collaborato con la procura di Massa Carrara. Respinta, invece, la proposta di risoluzione presentata dai gruppi del Centrodestra con cui Pdl, Lega Nord e Udc e addossavano responsabilità a Rossi, per dieci anni assessore alla Sanità perché all’Asl1 – ha concluso Jacopo Ferri – esisteva “un sistema di manomissioni delle scritture contabili e di occultamento dei disavanzi proseguito dal 1998 al 2009.