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5075 condoni aperti sul territorio comunale, di cui 2130 risalenti al 1985, 1835 risalenti al 1994 e 1110 al 2004. Non sono, naturalmente, tutte case abusive: si tratta piuttosto di piccoli e medi abusi, tra cui spiccano anche “casi macroscopici”, che verranno analizzati puntualmente dagli uffici. L’amministrazione ha preso, infatti, la decisione di accelerare le procedure per permettere ai cittadini di mettersi in regola, per chiudere le procedure e smaltire in maniera trasparente tutto l’arretrato accumulato, pena l’archiviazione delle pratiche e l’avvio del procedimento sanzionatorio. Una lettera al giorno verrà inviata ai cittadini massesi titolari di una pratica pendente: nella lettera verrà specificato che si ha tempo 90 giorni per presentare agli uffici la documentazione necessaria ad integrare le loro pratiche. Se non perverrà la documentazione richiesta il comune si riserva di chiudere la pratica e di dichiarare, dunque, ufficialmente, l’abuso edilizio che poi sarà, o sanzionato peculiarmente, se di piccola dimensione, o rimosso totalmente tramite demolizione.

La decisione è stata presa dall’assessorato di Martina Nardi, anche a seguito di una sperimentazione avvenuta l’anno scorso con la quale si è voluto tastare il terreno dei “condonati” inviando le prime 100 lettere ad altrettanti cittadini titolari di pratiche giacenti, a cui ha risposto un buon 70%, che ha già inviato agli uffici la propria documentazione mancante