Folle pensare di ricapitalizzare e risanare i debiti del Cermec, un’azienda che andrebbe al contrario liquidata saldando i creditori: piccole e medie aziende di tutta la provincia e non, che attendono di essere pagate da anni. A sostenerlo è La Destra di Gianni Musetti che accusa le istituzioni di aver operato nel silenzio più assoluto, optato poi per il rifinanziamento per un totale di 785 mila euro: 560 mila dall’Ato rifiuti e 225 mila dalla Regione. Tutti questi soldi per riavviare l’impianto di trattamento dei rifiuti organici provenienti dalla raccolta differenziata, ovvero il compost. “È quel terriccio”, puntualizza Musetti, “che nessuno vuole comprare e che, secondo quanto abbiamo potuto capire, sarebbe pure uno dei responsabili del buco del Cermec”.  Mentre altre province si attrezzerebbero per incentivare la raccolta porta a porta e nel mettere a regime impianti d’eccellenza per la meccanizzazione della differenziazione dei rifiuti urbani direttamente in discarica, quella di Massa-Carrara getterebbe altre risorse pubbliche in una struttura inutile. “E perchè poi nessuno ne sapeva nulla?”, chiede l’esponente de La Destra, “forse sarebbe stato scomodo parlare di soldi in entrata per un nuovo impianto mentre i creditori aspettano da anni di essere pagati. O forse perchè non si possono spendere 785 mila euro per poi chiedere ai Comuni di ricapitalizzare il capitale colmo di debiti. Come già annunciato”, conclude, “dopo questo ennesimo spreco, continueremo ad attendere il Consiglio Comunale per la ricapitalizzazione dell’azienda, promettendo che questa volta sarà guerra, quella definitiva”.