Al Ministro degli interni e al Ministro della difesa, l’onorevole del PDL Lucio Barani ha presentato un’Interrogazione Parlamentare per capire se e quanti immigrati arriveranno, ma soprattutto per chiarire al Governo che né i siti scelti in Lunigiana né i paesi sono adatti ad accoglierli. Barani parla di problemi logistici, di ordine tecnico, di sicurezza e di igiene e di una terra colpita dalla depressione economica. Sarebbe, quindi, un danno per l’intera economia del territorio, oltre che a creare un senso di insicurezza e di abbandono. I profughi arriverebbero al vecchio campo militare di Boceda, a Mulazzo, borgo che conta solo 2.500 persone. Inoltre, ribadisce l’onorevole nell’interrogazione, l’ex polveriera, dismessa da molti anni, non è pronta logisticamente ad accogliere uomini. La Toscana, in più di una occasione, ha mostrato sensibilità umanitaria, ma in questo caso non si può far pesare l’emergenza umanitaria su aree già in crisi. Pare, però, che la Lunigiana non debba più preoccuparsi degli immigrati. Pare, infatti, e lo afferma lo stesso Barani che il sito di Boceda sia stato definitivamente scartato dal Governo. Più chiarezza si avrà nella giornata di domani, quando il ministro dell’Interno Maroni presenterà un piano che individua le strutture di accoglienza temporanea degli immigrati. Governo, regioni, enti locali e prefetture, conosceranno il piano per la realizzazione delle strutture dove accogliere temporaneamente i cittadini tunisini giunti da clandestini in Italia nell’ultimo mese e mezzo. L’emergenza, infatti, «finirà solo quando la Tunisia controllerà le coste e si riprenderà i clandestini rimpatriati attuando gli accordi sottoscritti con il governo».