Un verbale, che ricalca i contenuti del protocollo d’intesa concordato con le istituzioni, da valutare entro venerdì, con una spada di damocle sulla testa: o sindacati e lavoratori daranno il loro benestare al documento oppure la commessa delle ferrovie dello stato sarà destinata ad altri lidi. E’ questa la linea durissima che il governo e invitalia hanno deciso di imporre oggi al tavolo di confronto sulla vertenza Nca a cui hanno partecipato i rappresentanti delle istituzioni locali e per la prima volta dopo mesi, anche i sindacati. I rappresentanti dei lavoratori non sono stati chiamati a firmare il protocollo d’intesa circolato nelle scorse settimane, ma un verbale che ne ricalca praticamente tutti i contenuti: nuovo assetto societario, con un privato in maggioranza e una presenza magari temporanea di invitalia e della regione toscana, rigorosamente relegate in quote di minoranza e via libera alle nuove produzioni, principalmente nella cantieristica navale ma senza alcun veto ad altri settori. Oltre a questi due punti, i più amari per le tute blu, il testo prevede poi delle “aperture”, con l’ìmpegno di invitalia a trovare una proprietà affidabile e il si alla partecipazione dei sindacati alle trattative sul futuro della vertenza NCA. Un documento certamente non facile da digerire per le maestranze, che poco meno di un mese fa avevano bocciato senza appello un testo praticamente identico. “Avevamo spiegato ai sindacarti che il protocollo d’intesa era la soluzione più avanzata che si poteva raggiungere in questo momento”, ha commentato il sindaco di Carrara Angelo Zubbani, facendo notare che oggi, nel faccia a faccia con il ministro dello sviluppo, anche i rapprsentanti dei lavoratori hanno dovuto prendere atto della irremovibilità del governo. “Dobbiamo vederla in modo positivo. Quattro mesi fa il cantiere stava per chiudere,oggi con questo documento si tenta di avviare un percorso per valorizzare quel sito produttivo”, ha dichiarato Paolo Baldini, assessore apuano allo Sviluppo Economico. Molto sfumate le dichiarazioni a caldo dei segretari provinciali di categoria che hanno partecipato tutti all’incontro: “Siamo delusi ma prima di dare una valutazione sul verbale preferiamo fare un passaggio tra sindacati e con i lavoratori”, ha dichiarato Giancarlo Leorin, di Uilm-Uil. “Ce lo aspettavamo, le istituzioni locali ci avevano preparato: adesso dobbiamo far partire un tavolo tra sindacati e sentire i dipendenti”, ha commentato Marco Battistini, di Fim-Cils. “Non poteva andare peggio: il governo ha avuto un atteggiamento di chiusura totale mentre le istituzioni locali non hanno mosso un dito in merito al ricatto che ci è stato fatto”, ha detto Manuele Peselli, rsu di Fiom. Ancora più perentorio il commento di Alessio Castelli, segretario provinciale dei metalmeccanici della Cgil: “Voteremo no al verbale, noi la nostra firma sulla liquidazione del cantiere non la mettiamo”. La palla passerà adesso ai dipendenti di nca, che probabilmente saranno chiamati a votare il documento: entro venerdì pomeriggio il ministero dello Sviluppo vuole una risposta, quindi i tempi per organizzare l’assemblea sono davvero strettissimi