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La provincia di Massa Carrara si è svegliata sotto un grande tricolore: anche da qui, abbiamo festeggiato i 150 anni dell’unità d’Italia. I primi a cantare l’inno nazionale sono stati i bambini della scuola materna dei Poggi di Massa, davanti ad un consiglio comunale commosso, in piedi e con la mano sul cuore. A loro il sindaco Roberto Pucci ha voluto spiegare il significato di una festa che celebra le radici di un popolo, uno spaccato di storia che ci rende orgogliosi: “il 17 marzo del 1861, nasce il Regno d’Italia e se ne sancisce l’unità_ spiega il sindaco_ è questo momento che oggi ricordiamo e celebriamo, il processo di formazione dello Stato cominciato dopo il congresso di Vienna nel 1815, il regno istituito dopo la seconda guerra d’indipendenza  e la spedizione dei Mille di Garibaldi.  Nel gennaio 1861 si tengono le elezioni per il primo parlamento unitario. Con la proclamazione del  Regno d’Italia si compiono gli ideali del Risorgimento, fondati sull’idea che non esisteva solo un’Italia geografica, ma anche un’Italia storica, che doveva tornare ad essere uno Stato unitario”. Non vuole fare polemiche, Roberto Pucci, ma gli scappa una stilettata precisa al governo centrale e alla Lega, ai parlamentari che girano col fazzoletto verde  e che perseguono una divisione, contraddicendo l’ideale della coesione, fatto proprio anche dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. “Un discorso troppo politico e poco storico_ ha commentato il consigliere del PdL Alessandro Amorese_ vorrei ricordare che qualche anno fa il sindaco con il suo vecchio partito era tra quelli a cui piaceva un solo colore della bandiera, il rosso. Oggi tutti si appellano a questo tricolore, quando lo facciamo noi ci chiamano fascisti”.  Una corona di alloro è stata deposta davanti al monumento di Giuseppe Garibaldi, nella piazza che porta il suo nome, per celebrare l’eroe  dei due mondi.

 

Gli operai della Eaton scendono in piazza nel giorno dell’unità nazionale e nonostante la legge impedisca qualsiasi manifestazione non attinente alle celebrazioni ufficiali. Il prefetto di Massa Carrara Giuseppe Merendino pare abbia cercato di dissuaderli dall’iniziativa, che avrebbe potuto creare anche problemi all’ordine pubblico e di organizzazione delle forze dell’ordine, impegnate sul fronte istituzionale. Ma alla fine pare che la prefettura e i lavoratori abbiano trovato un accordo: il corteo sarà pacifico, partirà domani alle 9,30 dalla fabbrica, che è occupata dal 6 ottobre scorso e arriverà fino in Piazza Aranci, luogo delle celebrazioni ufficiali. Il corteo si scioglierà prima di entrare in piazza, per evitare problemi e polemiche e alla festa dell’Unità i lavoratori Eaton parteciperanno come semplici cittadini