Otto ore di sciopero un corteo dal Cantiere al Comune di Carrara e ancora un pullman per Roma, in occasione del vertice al ministero dello Sviluppo a cui parteciperanno istituzioni locali e anche i sindacati: è questo il programma di iniziative organizzate per lunedì e martedì prossimo dalle Rsu di Fiom e Uilm, al termine del tradizionale incontro del martedì mattina. Una mobilitazione che punta a ribadire il no al protocollo d’intesa concordato tra governo e istituzioni locali, con i riferimenti a liquidazione, privatizzazione e riconversione, e a chiedere l’acquisizione immediata della commessa delle ferrovie. Una serie di iniziative a cui non aderiranno però gli iscritti alla Fim-Cils che non hanno approvato né la sede in cui sono state prese, né il merito delle decisioni assunte dal resto delle Rsu: “Anche noi critichiamo il protocollo, ma questo non è il momento giusto per alzare i toni”, ha dichiarato Roberto Tonarelli della Fim Cisl. Ma le divergenze non si fermano qui: secondo Fim Cisl infatti, una decisione come quella di una mobilitazione, avrebbe dovuto essere presa da tutta l’assemblea dei lavoratori e non, come invece è accaduto, nel corso della riunione delle Rsu. Difficile stabilire se questa divisione tra sindacati influenzerà negativamente l’esito delle iniziative. Intanto, nel comunicato con cui annunciano la mobilitazione, Fiom e Uilm chiedono “la coesione di tutto il territorio” e “la solidarietà di tutti, cittadini, studenti, lavoratori delle altre aziende in crisi, forze politiche e associazioni per avere la forza di respingere il ricatto di questo governo che vuole scambiare il nostro futuro con qualche spicciolo da distribuire nel territorio”.