Chi si occupa di pulire e poi smaltire il rifiuto del mare? Fino all’anno scorso era tra le competenze dell’assessorato all’ambiente e di Asmiu, ma le cose potrebbero cambiare, perché l’Assessore Andrea Ofretti è deciso a mettere  un po’ in ordine. Il rifiuto marino è quello che si accumula sulle spiagge dopo le mareggiate e la sua quantità varia, naturalmente, a seconda delle stagioni e della clemenza del tempo. È un dato quindi che non ha costanza, né trend. Però, raccogliere, trasportare e poi smaltire quel tipo di rifiuto, costa parecchio, precisamente nel 2010 è costato 70 mila euro. Ofretti non inventa nulla: nei comuni limitrofi di costa quello del rifiuto marino è un problema che ricade anche sui balneari e lui vorrebbe fare ugualmente. In realtà nel 2010, la categoria aveva contribuito facilitando il servizio in questo senso: il rifiuto, anche detto lavarone, veniva raccolto dai balneari e conferito in appositi sacchetti, che poi Asmiu ritirava e provvedeva a smaltire. Dal prossimo anno, il comune potrebbe chiedere ai balneari di accollarsi fino al 50% del costo di smaltimento. Ofretti conferma che ha già avuto due incontri con i balneari per prospettare la proposta e tastare il terreno: “Al momento l’accordo non c’è, ma io non demordo” conclude l’assessore. E ci si aspetta una forte reazione da parte dei balneari.