La notizia ufficiale verrà data solo il 31 marzo, quando si riunirà la prossima assemblea dei soci del Cermec spa, ma la decisione ormai è già presa: i comuni di Massa e di Carrara ricapitalizzeranno la società dei rifiuti, con circa 7 milioni di euro, precisamente 3,6 milioni di euro dovranno essere tirati fuori da Massa, che detiene al momento il 47% delle azioni. Nell’ultimo incontro l’amministratore delegato di Cermec, Bosetti, ha fornito ai due sindaci presenti, Roberto Pucci e Angelo Zubbani e al Presidente della Provincia Osvaldo Angeli (nonostante l’ente abbia già deciso di rinunciare definitivamente al suo 5%) tutti i dati necessari a capire il quadro economico dell’azienda, con la presentazione di una bozza di bilancio di previsione per il 2011, commentando che “di una ricapitalizzazione non si può fare a meno” . Il primo cittadino di Massa conferma che la decisione, obbligatoria in realtà, è stata presa, non senza la consapevolezza della grande fatica che l’amministrazione farà per reperire i fondi. Di questo ci parla l’assessore al bilancio del comune di Massa Alessandro Volpi: “Ci sono 750 mila euro, residuo di bilancio precedente, recuperato, disponibile e destinabile al Cermec, già nel bilancio del 2011; restano da trovare 2,7 milioni di euro e non è così facile. Dobbiamo capire_ spiega ancora Volpi_ se possiamo reperirli tramite mutuo o attraverso fondi propri. È una questione tecnica che gli uffici stanno verificando : della cifra totale, inoltre, una buona parte va data a Cermec entro l’anno e questo inciderà sul patto di stabilità del 2011; se riuscissimo a accendere un mutuo dovremo fare in modo che gravi il meno possibile sull’amministrazione; trovare fondi propri invece significherebbe rinunciare a fare altre cose e rivedere completamente il piano di investimenti”. E dopo l’assetto economico, bisognerà anche tornare a parlare del piano industriale: da tempo Cermec chiede di aumentare l’afflusso di rifiuti indifferenziati, per saturare l’impianto e giustificare il numero di addetti, visto che impianto e personale sono calibrati su oltre 100 mila tonnellate annue, ma ne vengono lavorate circa 76 mila. Inoltre nell’ultima riunione i sindaci avevano evidenziato la cattiva gestione degli ultimi anni su cui, lo ricordiamo, hanno presentato denuncia alla procura, che a sua volta ha aperto un’inchiesta