Nell’ordine del giorno della maggioranza si parla della copertura prioritaria dei posti da dirigente di 2° livello, ma nessun riferimento alla vertenza degli operatori socio sanitari. Il lavoro deve però essere fondamentale per un governo di centro sinistra e il consigliere Giancarlo Casotti, che da mesi segue da vicino la vicenda, non ci sta. Ha deciso di non votare quel documento, presentato dalla sua maggioranza, e di presentarne uno suo alternativo.

 Il consigliere prende una posizione chiara e netta perché quel che conta è il lavoro e la sicurezza dei cittadini. Gli ospedali hanno bisogno di queste figure professionali perché oggi sono loro che accudiscono i pazienti; difficile pensare che 130 OSS in provincia siano sufficienti a coprire i servizi. Eppure al momento la posizione della Asl pare decisa: non ne può assumere più di 125.