Parla per la prima volta la procura di Massa Carrara in merito allo scandalo della Asl 1 e al suo buco di bilancio. Il procuratore capo Aldo Giubilaro e il sostituto procuratore Alberto Dello Iacono titolare dell’inchiesta, rendono noti i primi dati ufficiali: dal 2005 al 2009 il deficit accumulato in azienda è di 200 milioni di euro. Voci di bilancio in attivo venivano falsificate per permettere l’uscita di denaro pubblico dall’azienda sanitaria. La Asl 1 spendeva di più del previsto e questo di più riguarda sia spese amministrative che spese verso soggetti privati. Il sostituto procuratore non dice nulla di più ma supponiamo si tratti di regali, oggetti acquistati per terzi, forse orologi preziosi, auto o anche appartamenti come aveva rivelato la settimana scorsa anche l’Onorevole del PdL Lucio Barani. Dello Iacono specifica solo che non sempre si è trattato dell’acquisto di oggetti e questo lascia pensare che l’uscita di denaro pubblico dalla Asl1 potesse essere anche sotto forma di mazzette. Per far quadrare il bilancio qualcuno entrava nel server, con la propria password e manometteva le voci scomode. Ma gli inquirenti hanno la tracciabilità di quegli ingressi: sanno quale password ha avuto l’ok all’accesso e dunque conoscono i nomi e i cognomi di chi potrebbe aver manomesso i bilanci. Ma c’è di più: la Procura parla anche di una sopravvalutazione degli immobili della Asl 1, gonfiando il valore patrimoniale per rientrare nei bilanci. Tra questi immobili ci sarebbe l’ospedale unico, ovvero un edificio inesistente che nel bilancio 2009 si fa valere 50 milioni di euro, nonostante manchi addirittura la prima pietra. Oggi il registro degli indagati vede due inscritti, l’ex direttore generale Antonio Delvino e l’ex direttore amministrativo Ermanno Giannetti, ma la lista potrebbe allungarsi. I reati ipotizzati sono il falso in bilancio, il falso ideologico e il peculato